La povertà in Italia: un fenomeno strutturale
Il Rapporto Caritas 2023 su Povertà ed esclusione sociale in Italia, intitolato “Tutto da perdere”, rivela che il fenomeno della povertà nel paese è diventato strutturale e non più residuale come in passato. Attualmente, ci sono oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, che rappresentano il 9,7% della popolazione. Questo significa che una persona su dieci non ha accesso a un livello di vita dignitoso. Rispetto al 2021, il numero di poveri è aumentato di 357mila.
Le emergenze: lavoro povero e bollette energia
Il Rapporto si concentra sul fenomeno dei “working poor”, ovvero coloro che hanno un lavoro ma il reddito non è sufficiente per una vita dignitosa. Inoltre, viene evidenziata la crescente “povertà energetica”, con il 19,1% degli assistiti Caritas che ha ricevuto un sussidio economico per pagare le bollette energetiche. Nel 2022, la rete Caritas ha erogato oltre 86mila sussidi economici, di cui il 45% è stato destinato a bisogni energetici.
Bassa istruzione e fragilità occupazionale
Il Rapporto evidenzia che la maggior parte degli assistiti ha un basso livello di istruzione, con il 66,5% che ha al massimo la licenza media inferiore. Inoltre, la fragilità occupazionale è diffusa, con il 48% dei casi di disoccupazione e il 22,8% di “lavoro povero”. Rispetto alla storia assistenziale, si osserva un’eterogeneità dei casi seguiti. Oltre alle nuove povertà che rappresentano il 45,3% del totale, c’è una fetta significativa di persone che sono assistite da più tempo e faticano a risollevarsi. Il 21% è seguito da 1-2 anni, il 9,3% da 3-4 anni e il 24,4% da cinque anni o più. Questo indica la presenza di una povertà cronica tra gli assistiti.
In conclusione, il Rapporto Caritas 2023 mette in luce la gravità della situazione della povertà in Italia. Il fenomeno è diventato strutturale e coinvolge milioni di persone che lottano per avere un livello di vita dignitoso. È necessario affrontare le emergenze del lavoro povero e delle bollette energetiche, oltre a fornire un sostegno adeguato alle persone con bassa istruzione e fragilità occupazionale. Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni e della società civile sarà possibile combattere efficacemente la povertà nel paese.
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