La sera dell’11 luglio scorso, in via Cusago a Settimo Milanese, si è verificata una sparatoria durante la quale due giovani milanesi sono stati feriti alle gambe da colpi d’arma da fuoco. Uno dei feriti ha rifiutato il ricovero in ospedale, mentre l’altro si è presentato al Pronto Soccorso di Vimercate con una ferita d’arma da fuoco, fornendo una spiegazione poco chiara e mendace dell’accaduto.
La squadra Mobile di Milano, guidata da Marco Calì, ha condotto un’intensa e complessa attività d’indagine, utilizzando tecniche investigative, analizzando numerosi filmati e acquisendo dichiarazioni di persone informate sui fatti. La ricostruzione successiva ha portato a ricondurre l’accaduto a pregressi contrasti tra soggetti del mondo rap/trap milanese.
La Polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del rapper Shiva, 24enne milanese. Il giovane è gravemente indiziato del reato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose.
Oltre all’arresto di Shiva, sono state eseguite numerose perquisizioni, tra cui quelle presso gli indagati e nella sede della casa discografica del rapper. Le indagini sono ancora in corso e si stanno valutando ulteriori sviluppi.
L’arresto di Shiva rappresenta un importante passo avanti nelle indagini sulla sparatoria avvenuta a Milano lo scorso luglio. Le autorità stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto e portare alla giustizia tutti i responsabili dei reati commessi.