“Raoul Bova: il processo per la lite in cui l’attore ha danneggiato la mia auto con calci”

Raoul Bova imputato per violenza privata, lesioni e minacce: il processo si apre con testimonianze contrastanti

Durante il processo nato da una lite avvenuta in strada, un automobilista ha raccontato di essere stato aggredito dall’attore Raoul Bova. Secondo l’accusa, Bova avrebbe reagito violentemente a una manovra azzardata dell’automobilista, mettendo in pericolo la sua compagna, Rocio Munoz Morales. L’automobilista, che è anche un avvocato, ha descritto l’episodio in aula, spiegando che Bova ha colpito la sua auto e gli ha strappato il telefono di mano. Solo l’intervento di un finanziere ha fermato l’attore, che è stato successivamente denunciato alle forze dell’ordine. L’automobilista ha riportato una prognosi di cinque giorni a causa del dolore alla spalla.

Tuttavia, la versione dei fatti fornita da Munoz Morales è diversa. Secondo lei, Bova è intervenuto solo per difenderla, senza toccare l’automobilista. Alla fine dell’udienza, il giudice monocratico ha invitato le parti a trovare un accordo e ha rinviato il processo al 16 aprile prossimo.

Il caso di Raoul Bova, noto attore italiano, accusato di violenza privata, lesioni e minacce, ha suscitato grande interesse mediatico. Durante l’esame in aula, l’automobilista coinvolto nella lite ha raccontato di essere stato vittima di un’aggressione da parte dell’attore. Secondo la sua testimonianza, Bova avrebbe preso a calci la sua auto e gli avrebbe strappato il telefono di mano, impedendogli di chiamare le forze dell’ordine. Solo grazie all’intervento di un finanziere, l’attore è stato fermato e denunciato. L’automobilista ha riportato una prognosi di cinque giorni a causa del dolore alla spalla.

Tuttavia, la compagna di Bova, Rocio Munoz Morales, ha fornito una versione diversa dei fatti. Secondo lei, l’attore è intervenuto solo per difenderla, senza toccare l’automobilista. Le testimonianze contrastanti hanno reso il caso ancora più complesso. Alla fine dell’udienza, il giudice monocratico ha invitato le parti a trovare un accordo, rinviando il processo a una data successiva.

Il processo di Raoul Bova ha destato grande curiosità nel pubblico, che segue con interesse lo sviluppo della vicenda. L’automobilista coinvolto nella lite ha dichiarato in aula di essere stato aggredito dall’attore, che avrebbe colpito la sua auto e gli avrebbe strappato il telefono di mano. Solo grazie all’intervento di un finanziere è stato possibile chiamare le forze dell’ordine. L’automobilista ha riportato una prognosi di cinque giorni a causa del dolore alla spalla.

La testimonianza dell’automobilista, tuttavia, è stata contraddetta dalla compagna di Bova, che ha sostenuto che l’attore è intervenuto solo per difenderla, senza toccare l’automobilista. Le versioni contrastanti hanno reso il caso ancora più complesso. Alla fine dell’udienza, il giudice monocratico ha invitato le parti a trovare un accordo e ha rinviato il processo a una data successiva.

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