Ranieri critica la Roma: “Fredda e senza personalità”, il suo parere sulla stagione attuale

Claudio Ranieri, ex allenatore della Roma e accanito tifoso, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla attuale situazione della squadra giallorossa nel corso di un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Il tecnico romano ha analizzato diversi aspetti della stagione in corso, sottolineando la mancanza di una forte identità e di una figura di riferimento all’interno del club. Le sue parole arrivano in un momento in cui i tifosi romani si sentono disorientati e insoddisfatti.

L’analisi di Ranieri sulla gestione De Rossi

Ranieri non ha risparmiato critiche alla dirigenza giallorossa riguardo alla gestione di Daniele De Rossi. Secondo l’ex allenatore, l’ipsilon di confermare un contratto di tre anni per il capitano, per poi non valorizzarlo, ha creato confusione e incoerenza nel progetto della squadra. “Se lo confermi, significa che stai puntando a costruire una nuova squadra,” ha affermato Ranieri, invitando la dirigenza a dare fiducia all’allenatore. Per Ranieri, è fondamentale che un giovane tecnico possa lavorare senza pressioni e con il tempo necessario per sviluppare la propria visione.

Ranieri ha sottolineato come il malcontento dei tifosi possa influenzare pesantemente il clima attorno alla squadra. “Roma è una piazza diversa, i tifosi hanno bisogno di essere coccolati e sostenuti,” ha dichiarato, evidenziando la sua preoccupazione per il sentirsi di una squadra distante dai suoi sostenitori. La mancanza di una leadership forte all’interno del club è una criticità che, secondo Ranieri, deve essere affrontata al più presto per ristabilire un rapporto di fiducia tra squadra e pubblico.

La competitività della Serie A: Napoli, Juventus e Milan

Nel corso dell’intervista, Ranieri si è anche espresso sulle dinamiche di questa stagione in Serie A, nettamente influenzate dalle prestazioni delle squadre di vertice. Ha elogiato il Napoli, sottolineando come attualmente sia la squadra messa meglio, capace di occupare le posizioni di vertice in classifica. Secondo lui, la formazione guidata da Conte sta mostrando non solo la capacità di vincere le partite, ma anche di costruire una mentalità vincente per il futuro.

L’ex allenatore ha dichiarato che “le uniche due squadre che non hanno cambiato in modo significativo durante la pausa estiva sono Inter e Atalanta,” mettendo così in risalto l’importanza della continuità e della stabilità. Ha affermato che, senza voler nominare piani precisi, ritiene che le squadre allenate da Conte tendano a ottenere risultati positivi in classifica. Tuttavia, ha anche avvisato che la mancanza di impegni europei potrà influenzare il ritmo del campionato, specialmente nei mesi chiave della stagione.

In merito a Juventus e Milan, Ranieri ha evidenziato che entrambe le squadre stanno attraversando processi di cambiamento. Ha raccomandato pazienza riguardo agli obiettivi a lungo termine, definendo la necessità di dare tempo ai tecnici. La Juventus, in particolare, ha subito un rinnovamento importante e i risultati attesi non possono essere immediati, mentre il Milan ha ancora un distacco consistente dalla cima della classifica.

Polemiche arbitrali e il ruolo del Var: il pensiero di Ranieri

L’intervista si è spostata anche sul tema delle polemiche arbitrali che caratterizzano il campionato attuale, in particolare il ruolo del Var. Ranieri ha espresso la sua opinione, sostenendo che il Var può adempiere a un’importante funzione, ma sottolineando l’importanza della responsabilità degli arbitri. Ha affermato che il Var deve essere visto come un supporto per migliorare l’accuratezza delle decisioni e non come un sostitutivo per l’arbitro in campo.

Secondo Ranieri, se un arbitro ha dei dubbi, la sua decisione di non consultare il Var risulta problematica. La fiducia oggi riposta nel sistema di video-assistenza dovrebbe essere utilizzata per garantire che episodi controversi vengano gestiti nel miglior modo possibile.

Infine, Ranieri ha commentato la nuova formula della Champions League, riconoscendo che apportare modifiche al format potrebbe rivelarsi vantaggioso. Ha condotto l’interesse per una competizione che determinerà più partite senza possibilità di calcoli, svelando il suo ottimismo verso il rinnovato panorama del calcio europeo. Queste considerazioni evidenziano come la ristrutturazione delle competizioni possa influenzare lo sviluppo del calciatore, delle squadre e la passione dei tifosi.

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