Ricerche in corso per i ragazzi veneti scomparsi: droni e cinofili si uniscono all’operazione
Le ricerche dei ragazzi veneti scomparsi da una settimana sono riprese questa mattina nella zona del lago di Barcis (Pordenone). L’attività, coordinata dalla Prefettura, è stata affidata al comando provinciale dei Vigili del fuoco, che ha dispiegato sul posto personale specializzato nella ricerca di persone. Per supportare l’operazione, sono stati impiegati anche droni e cinofili.
L’obiettivo delle ricerche è individuare eventuali tracce o indizi che possano aiutare a risolvere il caso. Non ci sono elementi specifici che abbiano portato a concentrare le ricerche nella zona del lago di Barcis, ma si è scelto di focalizzarsi su questo luogo in quanto si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura dei ragazzi nella notte tra sabato e domenica scorsi. In quella stessa notte, è stata registrata un’aggressione da parte di Filippo nei confronti di Giulia, evento ripreso dalle telecamere di un’azienda nella zona industriale di Fossò (Venezia).
Oltre al lago di Barcis, le verifiche sono state estese anche alla strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l’intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto. Per agevolare le ricerche, è stato impiegato anche un elicottero.
Le autorità stanno facendo tutto il possibile per trovare i ragazzi scomparsi e risolvere il caso. Le squadre dei Vigili del fuoco, tra cui squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori, stanno lavorando con impegno e professionalità per esplorare ogni possibile pista. L’arrivo dei droni e dei cinofili contribuirà ad ampliare le possibilità di individuare eventuali tracce o segni che possano fornire indizi utili alle indagini.
Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e speriamo che le ricerche possano portare alla scomparsa dei ragazzi veneti.