L’Italia ha ottenuto ottimi risultati nella raccolta della frazione umida dei rifiuti urbani, superando Stati considerati all’avanguardia nel settore. Questo successo è stato possibile grazie all’utilizzo delle bioplastiche compostabili, che hanno contribuito a raggiungere una raccolta differenziata degli imballaggi compostabili pari al 60,7% dell’immesso al consumo, superando gli obiettivi fissati per il 2025 e il 2030.
L’importanza delle bioplastiche compostabili è stata evidenziata durante l’incontro “Imballaggi in bioplastica compostabile e sistemi di raccolta della FORSU: un circolo virtuoso”, tenutosi a Ecomondo, un evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e l’economia circolare, a Rimini.
Durante l’evento, è stato sottolineato il ruolo chiave del Consorzio Biorepack, che ha presentato i risultati raggiunti. La raccolta della frazione umida dei rifiuti urbani in Italia funziona grazie all’utilizzo delle bioplastiche compostabili, che rendono più facile e comoda la raccolta domestica. Questo binomio tra bioplastiche compostabili e rifiuti umidi è particolarmente efficace, considerando che la frazione umida rappresenta attualmente tra il 30% e il 40% dei rifiuti prodotti nelle case italiane.
Le bioplastiche compostabili sono state concepite per facilitare la raccolta della frazione umida dei rifiuti solidi urbani e hanno dimostrato il loro valore anche negli imballaggi alimentari e nell’agricoltura. Grazie a questo sviluppo industriale, l’Italia ha raggiunto risultati significativi e merita di essere riconosciuta a livello nazionale e continentale.
Un altro aspetto virtuoso è la sinergia tra il Consorzio Biorepack e le amministrazioni locali. Attualmente, oltre il 47% dei Comuni italiani sono convenzionati con il Consorzio, che ha riconosciuto loro corrispettivi economici per 9,3 milioni di euro nel solo 2022.
La sinergia tra i consorzi di riciclo ed enti locali è essenziale per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti in tutto il Paese. Grazie al contributo del Consorzio Biorepack, l’Italia sta facendo progressi nella raccolta della frazione umida dei rifiuti.
Alcuni esempi virtuosi includono Milano, che ha raggiunto ottimi livelli di raccolta dell’organico grazie all’uso delle bioplastiche compostabili e a un sistema porta a porta. L’Aquila ha puntato sulla comunicazione, grazie anche al convenzionamento con Biorepack, per raggiungere una raccolta differenziata di qualità . Messina ha adottato soluzioni creative, riutilizzando il compost prodotto all’interno dell’impianto di compostaggio per allestire aiuole cittadine.
L’innovazione dei materiali e la sinergia tra il Consorzio Biorepack e le amministrazioni locali sono alla base del successo italiano nella raccolta della frazione umida dei rifiuti urbani. Questo approccio merita di essere valorizzato e diffuso a livello nazionale e internazionale.