"Annuncio di Hamas: Monto Kfir, ostaggio di 10 mesi con madre e fratello in Israele - Netanyahu conferma e avvia verifiche"
Quattro italiane tra le 100 scienziate più influenti al mondo: un’analisi dettagliata delle loro carriere e contributi
Chip innovativo: il futuro dei conti con la luce

Quattro italiane tra le 100 scienziate più influenti al mondo: un’analisi dettagliata delle loro carriere e contributi

Da sinistra: JoAnn E. Manson (web) Silvia Priori (https://www.icsmaugeri.it/) Speranza Falciano (web) Eva Negri (https://research.com/) Silvia Franceschi (https://www.cro.sanita.fvg.it/). ANSA +++ NPK +++

Quattro italiane tra le prime 100 scienziate al mondo secondo la classifica 2023 di Research.com

La piattaforma accademica Research.com ha stilato la classifica delle prime 100 scienziate al mondo per il 2023, basandosi sul numero di pubblicazioni e citazioni ricevute. Quattro italiane si sono posizionate tra le prime 100: Silvia Franceschi, esperta di epidemiologia oncologica e direttrice scientifica del Cro di Aviano, si è classificata al 20esimo posto. Al 62esimo posto troviamo Speranza Falciano, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, seguita al 70esimo posto da Eva Negri, epidemiologa e docente all’Università di Bologna. Infine, al 85esimo posto c’è Silvia Priori, docente di cardiologia all’Università di Pavia.

La classifica comprende anche altre 22 scienziate italiane che lavorano in vari settori, dalla medicina all’astrofisica. Alcuni nomi di spicco sono Patrizia Caraveo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (116esimo posto), Annamaria Colao dell’Università Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana di Endocrinologia (225esimo posto), Silvia Bordiga, ordinaria di Chimica Fisica all’Università di Torino (265esimo posto), Carlotta Sacerdote, epidemiologa dell’Università di Torino (345esimo posto), Lucia Pozzetti dell’Osservatorio Astronomico di Bologna Inaf (355esimo posto) e Marcella Brusa, astrofisica dell’Università di Bologna (376esimo posto).

La classifica mondiale è stata dominata dalla statunitense JoAnn E. Manson della Harvard Medical School, nota per le sue ricerche nell’epidemiologia e nella salute delle donne. Gli Stati Uniti sono in testa alla classifica con 623 scienziate tra le prime 1000, seguiti dal Regno Unito con 96 e dalla Germania con 37. L’Università di Harvard è la prima istituzione con 40 scienziate incluse nella classifica, seguita dai National Institutes of Health (33) e dall’Università di Stanford (27). Le scienziate migliori al mondo si occupano principalmente di medicina (46,8%), fisica (10,8%), immunologia, biologia e biochimica (4,4%), genetica medica (4,2%) e psicologia (4,1%).

Il rapporto di Research.com evidenzia anche le difficoltà che le donne incontrano nel mondo scientifico ancora dominato dagli uomini. Le donne hanno meno probabilità di essere nominate su un brevetto o un articolo rispetto ai loro colleghi maschi, e i loro contributi spesso non vengono riconosciuti. Le ricercatrici hanno solo il 15% di probabilità di ottenere un’attribuzione, rispetto al 21% degli uomini. Inoltre, le donne ricevono in media finanziamenti di circa 342.000 dollari, mentre gli uomini ricevono 659.000 dollari.