La situazione post-pandemia e le turbolenze economiche causate dallo shock energetico e dall’inflazione crescente hanno portato a un profondo cambiamento nel Paese. È diventato quindi fondamentale selezionare parametri statistici a livello provinciale in grado di raccontare il presente e i cambiamenti sociali in corso.
Per questo motivo, sono stati introdotti 17 nuovi indicatori tra le 90 statistiche selezionate per l’edizione 2023 della qualità della vita. Questi indicatori sono in grado di documentare i progressi compiuti o le fragilità emergenti.
Tra i nuovi indicatori, troviamo ad esempio i tempi medi di vendita nel mercato immobiliare residenziale, che riflettono il rallentamento causato dall’aumento dei tassi di interesse sui mutui. Questo indicatore è incluso nella categoria “Ricchezza e consumi”. Inoltre, viene presa in considerazione l’incidenza delle famiglie con un Isee inferiore a 7.000 euro, calcolata per l’anno 2022. Questo dato è stato elaborato su oltre 10 milioni di indicatori sulla situazione economica delle famiglie, grazie all’introduzione dell’assegno unico.
Nella categoria “Affari e lavoro” viene introdotto il gender pay gap, ovvero il divario retributivo tra uomini e donne dipendenti nel settore privato (in percentuale rispetto alla retribuzione media annua maschile). Inoltre, viene considerato anche il numero di lavoratori domestici in rapporto alla popolazione, un indicatore che misura il lavoro “regolare” nei servizi di cura della persona.
Nella categoria “Demografia, salute e società” viene ripreso il tasso di fecondità, che riflette la situazione demografica invernale. Inoltre, viene introdotto per la prima volta l'”indice della solitudine”, che misura la percentuale di persone sole rispetto al totale delle famiglie residenti. Viene inoltre prestata attenzione alle difficoltà legate ai consumi alimentari, attraverso la diffusione dei farmaci contro l’obesità, e alla salute mentale, che si scontra con la mancanza di professionisti in psichiatria e psicologia clinica sul territorio.