Giustizia e Sicurezza: le province italiane che si distinguono
In Italia, quando si parla di qualità della vita nel settore della Giustizia e Sicurezza, le differenze tra Nord, Centro e Sud vengono completamente annullate e sono le province di dimensioni piccole e medie a primeggiare. Al contrario, le aree legate alle città più popolose del Paese stanno affrontando delle difficoltà.
Questa volta, la situazione è ancora più evidente. Iniziamo parlando delle province che si trovano in fondo alla classifica. Milano perde quattro posizioni e si piazza addirittura all’ultimo posto. Al penultimo posto troviamo Napoli, seguita da Roma al terz’ultimo posto. Anche Bologna e Firenze scendono al di sotto del 100° posto, dove solo Foggia (103ª, ultima per l’alta percentuale di riciclaggio e impiego di denaro) e Rimini (105ª) interrompono la lista delle aree “metropolitane”. Risalendo – anche se di poco – la classifica, troviamo Torino al 96° posto, Catania al 95°, Genova all’86°, Bari all’85° e Palermo al 79°.
La mancanza di sicurezza
È possibile che le basse percentuali di alcuni reati nascondano una minore propensione alla denuncia, ma in molti indicatori i dati sono comunque impietosi. Ad eccezione di Bari, dove si registrano meno rapine e furti con strappo (entrambi parametri che premiano Vibo Valentia), le grandi città e le loro province si collocano tutte oltre il 90° posto: per le rapine, si va dal 91° posto di Catania all’ultimo posto, il 107°, di Milano; per i furti con strappo, Milano è sempre ultima, con Napoli al penultimo posto e Torino al terz’ultimo, risalendo fino al 92° posto di Palermo.
Le province più virtuose appartengono a una tipologia diversa. Ad esempio, Lecco registra pochi reati legati agli stupefacenti, mentre Treviso non ha grosse preoccupazioni per i delitti informatici. Si tratta di zone più defilate rispetto a determinati fenomeni.
Le province italiane che si distinguono
La provincia di Chieti si aggiudica questa tappa, “sorprendendo” Pordenone e Oristano, prime rispettivamente nelle edizioni 2021 e 2022. Al quarto posto troviamo Udine, seguita da Belluno al quinto. La provincia abruzzese si distingue per la sua regolarità di risultati medio-buoni e per un eccellente rendimento in ambito giudiziario: si classifica al secondo posto, dopo Sondrio, per il basso tasso di litigiosità e al quarto posto per la scarsa quantità di cause pendenti da più di tre anni. Un altro aspetto in cui spicca è Savona, seguita da Ferrara. Quest’ultima si distingue per la durata media delle cause civili (83,8 giorni, ultima è Vibo Valentia con 810,5 giorni), precedendo Vercelli e la già citata Savona.
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