Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin parteciperà, anche se da remoto, a un vertice del G20. Il summit online a livello di capi di Stato e di governo, convocato dal premier indiano Narendra Modi, si terrà mercoledì 22 novembre. Nonostante la presenza di Putin, che a marzo è stato colpito da un mandato di arresto della Corte penale internazionale dell’Aja, i leader europei che fanno parte del G20 hanno deciso di non modificare i loro piani per la partecipazione al vertice.
Un contatto diretto tra Putin e i leader europei
Si tratterebbe del primo contatto diretto, seppure a distanza, tra il presidente russo e alcuni leader europei. Italia, Germania, Francia e l’Unione Europea saranno rappresentate rispettivamente dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. La premier italiana Giorgia Meloni parteciperà da remoto da Berlino, dove sarà per il vertice intergovernativo con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
La partecipazione di Putin prospettata dal programma televisivo russo
La partecipazione di Putin al vertice del G20 è stata prospettata inizialmente dal programma televisivo ‘Mosca. Cremlino. Putin’ sul canale ‘Russia-1’. Il vertice, ospitato dall’India, è previsto per il 22 novembre. Putin non aveva partecipato neanche online né al G20 in Indonesia l’anno scorso né a quello a Nuova Delhi a settembre. Il presidente russo è stato colpito a marzo da un mandato d’arresto della Corte penale internazionale, che lo accusa di crimini di guerra per la deportazione di bambini ucraini, accusa che Mosca nega.
Putin evita i viaggi all’estero a causa della pandemia e dell’invasione dell’Ucraina
Dall’inizio della pandemia e ancor più dopo l’invasione dell’Ucraina, Putin si è recato molto raramente all’estero. Il mese scorso, tuttavia, si è recato in Cina per incontrare il suo omologo e alleato, Xi Jinping. All’inizio di ottobre, il presidente russo aveva assicurato che non si sarebbe recato fisicamente ai vertici internazionali per non “causare problemi” agli organizzatori. Nuova Delhi ha stretti legami storici con Mosca e la Russia rimane il maggiore fornitore di armi dell’India.