Gli studenti del movimento “Cambiare Rotta” hanno occupato la facoltà di Scienze politiche all’università La Sapienza di Roma. All’ingresso dell’edificio è stato appeso uno striscione con la scritta “Scipol occupata” e le bandiere della Palestina. In una nota, gli studenti hanno dichiarato: “Vogliamo che la mozione votata all’unanimità dal Senato accademico sia revocata, che la Sapienza smetta di sostenere il regime di apartheid israeliano e che tronchi gli accordi con quel governo e con tutte le istituzioni che sorgono sui territori occupati”. Nonostante l’occupazione, le lezioni e un convegno si stanno svolgendo regolarmente all’interno della facoltà.
Proteste studentesche in diverse università italiane
Le proteste studentesche in solidarietà con il popolo palestinese si stanno diffondendo in diverse università italiane. A Venezia, il collettivo universitario “Liberi Saperi Critici” ha ripreso il presidio presso l’Università Ca’ Foscari, dopo l’occupazione della scorsa settimana. A Napoli, un flash mob di studenti si è tenuto davanti all’università l’Orientale, occupata in segno di solidarietà. A Padova, circa duecento studenti hanno occupato il cortile del Palazzo del Bo, sede dell’Università degli Studi, manifestando a favore della Palestina. Inoltre, su Twitter, una studentessa della Normale di Pisa ha promosso un appello firmato da circa 160 persone dell’ateneo, esprimendo preoccupazione per i bombardamenti di Gaza e chiedendo la fine dell’apartheid e dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
Università italiane in fibrillazione a causa del conflitto israelo-palestinese
Il mondo dell’università italiana è in fibrillazione a causa del conflitto israelo-palestinese. La Conferenza dei rettori delle Università italiane ha scelto come simbolo la bandiera della pace, listata a lutto, per esprimere solidarietà. Tuttavia, gli attivisti di “Cambiare Rotta” hanno occupato la facoltà di Scienze politiche all’università La Sapienza di Roma e l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano durante un convegno. Le proteste si stanno diffondendo in diverse università italiane, con studenti che chiedono la revoca di mozioni pro-Israele e la fine del sostegno all’apartheid israeliano.