Proteste in Italia per Giulia: Scuole e Atenei si uniscono in una mobilitazione di massa

Fiori, palloncini e biglietti all'esterno dell'abitazione di Giulia Cecchettin, a Vigonovo (Venezia), 20 novembre 2023. ANSA/ MICHELE GALVAN

Italia in Movimento per Giulia Cecchettin: Mobilitazioni contro la violenza di genere

Scuole e Università in prima linea

L’uccisione di Giulia Cecchettin, la giovane vittima di femminicidio, ha scosso profondamente l’Italia, che si sta mobilitando per ricordarla e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere. In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall’Onu e in programma sabato prossimo, si stanno organizzando iniziative in tutto il paese.

Le scuole e le università sono in prima linea nella lotta contro la violenza di genere. Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha promosso un minuto di silenzio alle 11 di stamani in tutti gli istituti per onorare la memoria delle donne vittime di violenze. Inoltre, mercoledì presenterà le Linee guida del progetto contro la violenza di genere. Tuttavia, gli studenti di Roma non si accontentano di queste iniziative. Il movimento “Roma scuole in lotta” ha dichiarato: “Faremo rumore nelle scuole di tutta Italia. Bruciate tutto”. Inoltre, il movimento Osa ha promosso “una giornata di rabbia” nelle scuole e nelle università per domani. A Roma, il liceo Machiavelli è stato occupato “per Giulia e contro ogni femminicidio. Mai più vittime”.

Anche nelle università si respira fermento. Giulia frequentava la facoltà di Ingegneria all’Università di Padova. Ieri mattina, nel cortile dell’ateneo, centinaia di studenti si sono radunati per un flash mob rumoroso contro i femminicidi. Le lezioni sono iniziate con un minuto di silenzio. La Conferenza dei rettori si è impegnata a promuovere il rispetto della persona e a fermare la violenza contro le donne. Il rettore di Bologna, Giovanni Molari, ha chiesto un minuto di silenzio all’inizio delle lezioni, delle sedute di laurea e delle riunioni istituzionali per tutta la settimana. Ha inoltre sollecitato confronti aperti sui temi della violenza di genere durante le lezioni.

Flash mob e cortei in tutta Italia

Le mobilitazioni si stanno diffondendo in tutto il paese. A Venezia, un gruppo di giovani del comitato “Pandora” ha organizzato un flash mob a piazzale Roma, distribuendo volantini e lanciando slogan. “Basta morti per femminicidio”, hanno dichiarato, “sono già 105 le donne uccise quest’anno, bisogna cambiare”. Anche il Consiglio comunale di Milano ha ricordato Giulia con un minuto di silenzio, seguito dalla lettura dei nomi e delle date di morte delle 105 donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno. A Torino si è svolta un’iniziativa simile.

Il momento clou delle mobilitazioni è previsto per sabato, durante la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il movimento “Non una di meno” ha organizzato due cortei nazionali, a Roma e Messina, che partiranno rispettivamente dal Circo Massimo e da largo Seggiola. I promotori spiegano che scenderanno in piazza anche per Giulia Cecchettin.

L’Italia si sta mobilitando per ricordare Giulia Cecchettin e per combattere la violenza di genere. Scuole, università e movimenti sociali stanno organizzando iniziative e manifestazioni in tutto il paese. Sabato sarà una giornata di grande partecipazione e impegno nella lotta contro la violenza sulle donne.