La proposta di istituire la Giornata del Ricordo dei Piccoli Martiri di Gorla, sostenuta dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra , rappresenta un passo significativo verso la memoria e il riconoscimento del sacrificio di 184 bambini e dei loro insegnanti, vittime di un tragico bombardamento nel 1944. Questa iniziativa, che raccoglie l’appoggio di diverse istituzioni, si colloca in un contesto di rinnovata attenzione verso la storia e il significato di tale evento, che per anni è rimasto in secondo piano.
La conferenza stampa a Roma
Il 20 ottobre 1944, la città di Milano subì un attacco aereo devastante che portò alla morte di tantissimi innocenti. Durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, Michele Corcio, Vicepresidente Nazionale dell’ANVCG, ha evidenziato l’importanza di istituire una giornata commemorativa in onore delle vittime. L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave, tra cui il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, e Tommaso Foti, Presidente del gruppo Fratelli d’Italia alla Camera. La proposta di legge per l’istituzione di questa ricorrenza è stata prima firmata da Augusta Montaruli, Vicepresidente dello stesso gruppo, mentre Alessandro Amorese, Capogruppo della VII Commissione, ha moderato l’incontro.
Corcio ha sottolineato come il 20 ottobre possa diventare un simbolo di un’importante memoria condivisa che deve essere trasmessa alle future generazioni. Una memoria che, secondo il Vicepresidente dell’ANVCG, prevederebbe anche attività educative nelle scuole, garantendo che il ricordo della tragedia non venga dimenticato.
L’importanza di un riconoscimento ufficiale
La proposta di commemorazione assume un valore ancor più significativo in occasione dell’80° anniversario della strage. Recentemente, il Ministero della Cultura ha riconosciuto il Monumento-Sacrario di Gorla come Monumento Nazionale, un passo che riflette l’importanza culturale e storica di questa memoria. Corcio ha anche evidenziato il lavoro del Comitato Promotore, il quale ha riunito diverse entità, tra cui la Parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù di Milano e l’Associazione “Gorla Domani”. Questo comitato ha portato avanti con energia la proposta di commemorazione, affiancando le istituzioni locali e il Comune di Milano in un’azione congiunta.
La creazione della Giornata del Ricordo non si limiterà a un atto simbolico, ma si propone di radicarsi nella coscienza collettiva della società, solidificando il legame tra passato e presente. Far conoscere queste storie non è solo un dovere ma un modo per costruire un futuro più consapevole.
Il sostegno dei familiari delle vittime
Il Comitato dei Familiari dei Piccoli Martiri di Gorla, presieduto da Ugo Zamboni, supporta con entusiasmo l’iniziativa. Zamboni, che ha perso il fratello Andrea durante il bombardamento, ha espresso il suo impegno nel preservare la memoria di quella tragica giornata. Egli parla di un “lavoro di memoria” proseguito nel tempo, una missione che i familiari sentono come un obbligo verso le nuove generazioni.
Nel corso degli anni, i familiari delle vittime hanno continuato ad operare per mantenere viva la memoria, nonostante il dolore e le difficoltà. Grazie anche al rinnovato interesse mostrato dalle istituzioni e dal mondo della cultura in questo anniversario, Zamboni si è detto contento di come si stia formando un’attenzione concreta per la memoria dei bambini della scuola Crispi e degli insegnanti. Questo impegno rappresenta un legame vivo con il passato, indispensabile affinché le nuove generazioni possano comprendere l’importanza di questa tragica storia.
In un contesto in cui la memoria storica è fondamentale, la creazione di una giornata dedicata ai Piccoli Martiri di Gorla rappresenta una fondamentale tappa in questo lungo cammino verso il riconoscimento e la giusta commemorazione di tutte le innocenti vittime di conflitti.