Nel contesto odierno, il cyberbullismo rappresenta una delle sfide più gravi per i giovani. Il progetto “Giovani generazioni”, ideato dal Moige in collaborazione con la Regione Lazio, si propone di promuovere un utilizzo più consapevole e responsabile di internet e di favorire una digitalizzazione inclusiva. Attraverso un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli su un campione di 1.788 studenti, emergono dati preoccupanti riguardanti il fenomeno del bullismo online, sottolineando l’urgenza di affrontare questo problema.
L’indagine realizzata dal Moige ha rivelato che il 45% degli studenti intervistati ha esperito atti di bullismo in una forma o nell’altra. I risultati sono preoccupanti: il 34% degli episodi ha riguardato violenza verbale, manifestata tramite insulti e offese. Un ulteriore 26% ha segnalato violenza psicologica, che comprende pettegolezzi ed esclusione sociale; mentre il 6% ha riferito di violenza fisica. Lo stesso 6% degli studenti ha vissuto esperienze di cyberbullismo, come lo shitstorming e la condivisione di contenuti personali senza consenso. Questi dati rendono evidente che il fenomeno stia assumendo proporzioni significative, richiedendo attenzione immediata.
Nonostante l’impatto di queste esperienze, la consapevolezza tra i giovani riguardo al bullismo rimane ancora limitata. Sorprendentemente, il 77% ritiene di comportarsi in maniera corretta online, mentre il 23% ammette di non riflettere sulle proprie azioni in rete. Questo vuoto di consapevolezza può contribuire all’inefficacia delle misure preventive, evidenziando la necessità di interventi educativi.
Il progetto “Giovani generazioni” si confronta con una significativa confusione riguardante le definizioni di bullismo e cyberbullismo. Il 25% degli intervistati non è consapevole che questi comportamenti possano essere considerati reati penali, il che espone i giovani a rischi maggiori. Inoltre, vi è una percezione diffusa riguardo alla responsabilità dei social network. Il 18% degli studenti ritiene che tali piattaforme possano incentivare i comportamenti di bullismo, mentre il 42% considera questa influenza come “abbastanza” significativa.
Questa percezione contribuisce a creare un contesto in cui i ragazzi si sentono più liberi di agire in modi considerati inaccettabili. La mancanza di adeguati controlli e protezioni sulle piattaforme social gioca un ruolo cruciale. Affinché il progetto “Giovani generazioni” possa avere successo, è fondamentale affrontare questi malintesi e fornire informazioni chiare sia agli studenti che ai genitori.
Per contrastare il bullismo online, il Moige attiverà una serie di iniziative sul territorio laziale. Il centro mobile e una task force di esperti saranno impegnati in cinque tappe strategiche, mirate a località di aggregazione come scuole e piazze. Durante queste sessioni, studenti e genitori parteciperanno a incontri formativi dedicati alla prevenzione dei rischi legati all’uso delle tecnologie.
L’obiettivo è fornire strumenti pratici per gestire i conflitti interpersonali e prevenire fenomeni come il cyberbullismo. Le attività non solo sensibilizzeranno sui pericoli della rete, ma offriranno anche risorse pratiche per affrontare in modo adeguato le problematiche che ne derivano. Grazie alla collaborazione con Progetto Pioneer, Teen Star e LabGdr 2000, il progetto si propone di raggiungere un ampio pubblico e garantire un impatto duraturo.
Il progetto “Giovani generazioni” rappresenta un passo fondamentale per affrontare un fenomeno di crescente preoccupazione tra le giovani generazioni. Attraverso la sensibilizzazione e l’educazione, si punta a costruire un ambiente online più sicuro e inclusivo, dove ogni giovane possa navigare in rete in modo responsabile e senza timori.