Nel cuore di Milano, il Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale ha visto la partecipazione di protagonisti del mondo aziendale che discutono temi vitali legati alla sostenibilità e all’impatto sociale. Tra questi, Mario Galietti, Senior Director di Procter&Gamble Italia, ha avuto l’opportunità di presentare il nuovo progetto “Sostenibilità nelle categorie“, in collaborazione con GS1 Italy e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Questa iniziativa mira a promuovere un approccio sistematico alla sostenibilità nel settore della gestione delle categorie, un aspetto sempre più centrale nell’operato delle aziende contemporanee.
Nasce il Category Management Sostenibile
Il percorso verso una gestione più sostenibile delle categorie è iniziato nel 2020 con la collaborazione di Procter&Gamble e diverse istituzioni rinomate, tra cui la Scuola Superiore Sant’Anna, SDA Bocconi, WWF ed EIIS – European Institute for Innovation and Sustainability. Galietti ha sottolineato l’importanza del progetto “Category Management Sostenibile“, un metodo che integra il modello standard di Category Management di ECR Italia con l’analisi LCA . Questo approccio ha segnato un passo avanti significativo, poiché è il primo tentativo di sistematizzare la sostenibilità sia ambientale che sociale, con l’intento di renderla parte integrante dell’attività aziendale.
Il progetto prevede strumenti e analisi concrete, volte a facilitare l’integrazione della sostenibilità nel modus operandi delle aziende, evidenziando come essa possa coesistere e interagire positivamente con gli obiettivi economici. Per Procter&Gamble, questo approccio non è solo una responsabilità etica, ma anche un’opportunità commerciale concreta per generare valore per l’azienda e per la società nel suo insieme.
Collaborazione con Crai: un esempio concreto
Un esempio tangibile di questa iniziativa è rappresentato dalla partnership tra Procter&Gamble e Crai, focalizzata sulla gestione sostenibile della categoria “detergenti per il bucato“, in particolare attraverso il noto marchio “Dash“. Galietti ha rimarcato come questo progetto sia basato su tre pilastri fondamentali: un approccio scientifico alla sostenibilità, l’integrazione di obiettivi di business e sostenibilità, e l’educazione degli stakeholder per promuovere scelte di consumo consapevoli.
Il concetto di Category Management viene ampliato in una dimensione sostenibile, che va oltre il tradizionale approccio di vendita e profitto. Si tratta di un modello dove sia l’industria sia la distribuzione collaborano per il benessere della società, non solo al momento del consumo, ma anche nel lungo periodo. Inoltre, Galietti ha evidenziato come ogni consumatore ricopra un ruolo cruciale, contribuendo attivamente attraverso scelte di acquisto responsabili e pratiche di utilizzo più attente.
L’importanza della responsabilità collettiva
La sostenibilità, quindi, non è solo una responsabilità aziendale, ma un impegno collettivo che coinvolge tutti gli attori del mercato. La consapevolezza da parte dei consumatori e la loro educazione sono elementi essenziali per il successo di iniziative come il Category Management Sostenibile. Galietti ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di un cambiamento culturale che spinga le aziende a riconsiderare le proprie priorità, includendo il benessere sociale e ambientale nel loro operare quotidiano.
Il Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale si pone come palcoscenico ideale per iniziative di questo tipo, fornendo una piattaforma per il dialogo e lo scambio di idee tra aziende, istituzioni e comunità al fine di costruire un futuro più sostenibile e responsabile.