La cancelleria del Tribunale all’Ordine degli avvocati di Vibo Valentia ha comunicato che la sentenza sarà pronunciata il 20 novembre. Il collegio giudicante è presieduto da Brigida Cavasino.
Nel processo sono imputate 338 persone, per le quali la pubblica accusa ha richiesto condanne che vanno da un minimo di un anno a un massimo di 30 anni. Complessivamente, sono stati richiesti 4.744 anni di reclusione. Per 13 imputati è stata invece chiesta l’assoluzione, mentre per tre è stata richiesta la nullità del decreto che ha disposto il giudizio. I pubblici ministeri del processo sono stati i sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci, Andrea Mancuso e Andrea Buzzelli. Fino alla requisitoria, è stato coinvolto anche l’ex procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, attualmente procuratore di Napoli.
Tra gli imputati figurano diverse personalità di spicco, come l’ex parlamentare di Forza Italia e avvocato Giancarlo Pittelli, per il quale è stata richiesta una condanna a 17 anni di reclusione. Altri imputati di rilievo sono il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli (otto anni), l’ex appartenente alla Guardia di finanza Michele Marinaro (17 anni), l’ex sindaco di Pizzo Calabro Gianluca Callipo (18 anni), l’ex assessore regionale della Calabria Luigi Incarnato (un anno e sei mesi) e l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino (20 anni).
Il processo “Rinascita Scott” è iniziato il 13 gennaio 2021 ed è stato svolto nell’apposita aula bunker di Lamezia Terme. La sentenza, attesa per lunedì prossimo, sarà un momento cruciale per la lotta contro la ‘ndrangheta e per la giustizia in Calabria.
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