Processo per la morte di Serena Mollicone: il calco del pugno di Marco Mottola scompare – Giallo

Processo per l’omicidio di Serena Mollicone: manca il calco del pugno di Marco Mottola

Durante il processo d’Appello per l’omicidio di Serena Mollicone, l’avvocato Mauro Marsella, difensore della famiglia Mottola, ha sollevato una questione di rilievo. È emerso che manca il calco del pugno di Marco Mottola, nonostante sia stato prodotto durante il processo di primo grado. La professoressa Cattaneo, chiamata come testimone, ha confermato che in cancelleria è stato trovato solo uno dei due calchi. Secondo l’avvocato Marsella, questa mancanza priva la difesa della possibilità di dimostrare la compatibilità tra i due pugni.

Il processo riaperto a ottobre

Il processo per l’omicidio della giovane di Arce si è riaperto alla fine di ottobre. La richiesta di rinnovazione dell’istruttoria avanzata dal procuratore generale è stata accolta dalla prima Corte d’Assise d’appello di Roma. Gli imputati sono il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, comandante della caserma di Arce al momento dei fatti, il figlio Marco, la moglie Annamaria e i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. La decisione di riaprire il processo è stata presa sulla base della richiesta del procuratore generale nel contesto del processo di secondo grado.

La ricerca della verità continua

La morte di Serena Mollicone nel 2001 ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Dopo anni di indagini e processi, la famiglia della giovane continua a cercare la verità. Durante l’udienza, l’avvocato Marsella ha sottolineato l’importanza del calco del pugno di Marco Mottola come prova fondamentale per la difesa. La mancanza di uno dei due calchi solleva dubbi sulla possibilità di dimostrare la compatibilità tra i pugni. Il processo si è riaperto a ottobre, offrendo una nuova opportunità per fare luce su questa tragica vicenda. La ricerca della verità e la giustizia per Serena Mollicone continuano.