Processo per depistaggio: tre Cc coinvolti nel caso Cucchi

Un momento della fiaccolata organizzata a Roma, in piazza Aruleno Celio Sabino, per Stefano Cucchi a 10 anni dalla sua morte, 22 ottobre 2019. "Giustizia per Stefano", si legge su uno striscione issato vicino al palchetto e alle foto che ritraggono il giovane prima di morire insieme a sua sorella Ilaria e ai genitori. ANSA/STRINGER

Sono accusati di aver detto il falso durante le indagini e il successivo processo Cucchi Ter, che riguarda la morte del geometra romano nel 2009. I pm di Roma hanno concluso le indagini nei confronti di tre carabinieri: Maurizio Bertolino, all’epoca maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Fortunato Prospero, all’epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma, e Giuseppe Perri, collega di quest’ultimo e maresciallo all’epoca dei fatti.

Accuse di depistaggio e falso

Le accuse mosse ai tre carabinieri riguardano il depistaggio delle indagini sulla morte del geometra romano. Secondo l’accusa, avrebbero detto il falso durante le indagini e il processo, cercando di nascondere la verità sulle circostanze della morte di Stefano Cucchi. Ora rischiano di finire a processo per depistaggio e falso.

Il caso Cucchi Ter

Il caso Cucchi Ter ha suscitato grande interesse e indignazione nell’opinione pubblica. Stefano Cucchi, un geometra romano, morì nel 2009 dopo essere stato arrestato e trattenuto in custodia cautelare presso la caserma dei carabinieri di Tor Sapienza. La sua morte sollevò molte domande e dubbi sulla condotta dei carabinieri coinvolti e sulle circostanze in cui avvenne il decesso.

Le indagini e il processo

Le indagini sul caso Cucchi Ter hanno portato all’apertura di un processo, durante il quale sono emerse numerose incongruenze e contraddizioni nelle testimonianze dei carabinieri coinvolti. Secondo l’accusa, i tre carabinieri indagati avrebbero depistato le indagini e detto il falso durante il processo, cercando di nascondere la verità sulla morte di Stefano Cucchi.

Le posizioni dei carabinieri

Maurizio Bertolino, Fortunato Prospero e Giuseppe Perri si trovano in posizioni diverse rispetto alle accuse mosse nei loro confronti. Bertolino era maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza al momento dei fatti, Prospero era capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma, mentre Perri era maresciallo e collega di Prospero. Ora, a seconda delle posizioni, rischiano di finire a processo per depistaggio e falso.

Conclusioni

Le indagini nei confronti dei tre carabinieri accusati di depistaggio e falso nel caso Cucchi Ter sono state concluse dai pm di Roma. Ora spetta alla magistratura decidere se procedere con il processo. Il caso Cucchi Ter ha suscitato grande interesse e dibattito sulla condotta delle forze dell’ordine e sulla tutela dei diritti dei cittadini.