L’infettivologo Massimo Galli, famoso per il suo coinvolgimento nella pandemia Covid, sarà processato per falso e altre accuse legate a presunte irregolarità nei concorsi per posti di professore e ricercatore alla Facoltà di medicina della Statale di Milano. Il giudice ha deciso di rinviarlo a giudizio insieme al suo ex collaboratore Agostino Riva, mentre altri due imputati hanno patteggiato. Il processo inizierà il 13 dicembre.
Galli, assistito dai suoi avvocati, ha difeso la sua reputazione professionale in aula, dichiarando di aver sempre agito correttamente. Riva, che aveva vinto un concorso nel 2020 per un ruolo di professore, è accusato di aver indicato i punteggi dei candidati. L’accusa sostiene che Galli abbia confermato il punteggio stabilito in una riunione digitale, ma secondo le indagini il punteggio sarebbe stato concordato successivamente. Nonostante la situazione, Massimo Puoti del Niguarda, che si era visto penalizzato, ha espresso massima stima nei confronti di Galli dopo l’annuncio dell’indagine.
Il processo determinerà se le accuse mosse a Galli e Riva sono fondate. Entrambi dovranno affrontare le imputazioni di falso e altre violazioni legate alla turbativa d’asta e all’abuso d’ufficio. In attesa del processo, Galli continua a sostenere la sua innocenza e la sua integrità professionale.
Si tratta di uno sviluppo significativo per un professionista noto come Galli, che ha giocato un ruolo di primo piano durante la pandemia Covid. La verifica delle accuse sarà affidata alla X penale, che valuterà tutte le prove presentate durante il processo.