Processo a Ciro Di Maio per la droga dello stupro

Il conduttore tv e attore Ciro Di Maio, noto per aver fatto parte dei “Carramba boys”, è coinvolto in un nuovo processo per detenzione ai fini di spaccio. Dopo le indagini della Guardia di Finanza di Malpensa, il sostituto procuratore di Milano Baj Macario ha chiesto il giudizio immediato per Di Maio.

L’arresto è avvenuto in seguito all’intercettazione di una spedizione proveniente dalla Cina presso la Cargo City dell’aeroporto di Malpensa. I finanzieri hanno eseguito una consegna controllata per acquisire ulteriori prove e individuare i responsabili del traffico di droga. Durante l’operazione, sono stati sequestrati circa 3 litri di Gbl e l’importatore è stato arrestato.

Durante la perquisizione dell’abitazione dell’arrestato, sono stati trovati ulteriori quantità di Gbl, Cocaina e Mefedrone. Secondo l’accusa, la droga veniva assunta o ceduta utilizzando anche servizi di corrieri a richiesta. È emerso che Di Maio acquistava lo stupefacente online e lo pagava in Bitcoin.

Nel primo processo, Di Maio aveva ottenuto le attenuanti generiche e una condanna a un anno e 4 mesi per un analogo reato di detenzione ai fini di spaccio. Durante la convalida davanti al Gip, l’attore ha dichiarato che la droga era per uso personale e che non l’aveva mai ceduta ad altri.

Di Maio mantiene la stessa linea difensiva anche in questo nuovo processo.

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