Due tombe millenarie degli Enotri in mostra nelle città italiane
Un cappellino retrò, realizzato in bronzo, fa parte del ricco corredo di due tombe di donne appartenenti al popolo degli Enotri. Queste straordinarie scoperte archeologiche saranno esposte in una mostra itinerante che aprirà il 30 ottobre presso gli istituti di cultura italiani nelle grandi città. Le tombe, risalenti al IX e all’VIII secolo a.C., sono state recentemente restaurate dal Museo Archeologico della Siride di Policoro, in provincia di Matera. Le sepolture provengono dalla necropoli di Chiaromonte, scoperta negli anni ’90, insieme ad altri siti come Alianello e Guardia Perticara. Queste tombe, con i loro corredi straordinari, sono rimaste nascoste nei depositi per oltre 30 anni. Il direttore generale dei musei di Stato, Massimo Osanna, sottolinea l’importanza di valorizzare il patrimonio archeologico italiano e di farlo conoscere sia in Italia che nel resto del mondo. Gli Enotri erano un antico popolo italico che abitava un vasto territorio tra la Basilicata e la Calabria. La loro società potente e articolata venne sopraffatta intorno al 500 a.C. dagli achei e da altre popolazioni italiche. Le fonti antiche, come Antioco di Siracusa e Aristotele, ci raccontano che gli Enotri arrivarono dalla Grecia e che furono loro a dare il nome all’Italia. Le tombe degli Enotri sono una testimonianza preziosa del loro passato, con ceramiche raffinate, armi intarsiate e gioielli in bronzo, avorio e pasta vitrea. Le due tombe in mostra includono un vestito con ricami di anellini di bronzo, orecchini, diademi, spille, anelli e un pendente a forma di ariete. Il progetto di restauro ha coinvolto 22 sepolture, alcune delle quali di bambini, e ha portato alla luce altri gioielli e oggetti preziosi. Le due tombe saranno esposte in diverse capitali europee, tra cui Vienna, Budapest, Varsavia e Amburgo.