Primoz Roglic, ciclista sloveno di grande fama e quattro volte vincitore della Vuelta di Spagna, ha deciso di non partecipare all’edizione del 2025 della competizione. Questo annuncio è arrivato direttamente dalla sua squadra, Red Bull-Bora Hansgrohe, e segna un cambiamento strategico nella sua stagione. A 35 anni, Roglic ha già dimostrato le sue capacità nella corsa iberica e sembra voler concentrare le sue energie verso altri obiettivi, in particolare il Giro d’Italia e il Tour de France.
La carriera di Roglic nella Vuelta di Spagna
La Vuelta de España ha rappresentato una tappa fondamentale nella carriera di Roglic. Con quattro vittorie, ha raggiunto un traguardo significativo, e il suo recente successo lo ha allineato al leggendario ciclista spagnolo Roberto Heras, che ha dominato nelle edizioni degli anni 2000. Roglic ha mostrato una costanza impressionante nella gara, aggiudicandosi il titolo per la prima volta nel 2019 e ripetendosi nel 2020, 2021 e 2022. La sua decisione di non inseguire un quinto successo rispecchia una scelta ragionata per riorientare il suo percorso competitivo.
Ora, con un forte focus sul Giro d’Italia, Roglic tornerà a una corsa che ha un significato particolare per lui. Dopo aver partecipato per la prima volta nel 2016, ha messo le mani sul trofeo nel 2023, confermando il suo talento anche in questo prestigioso evento. L’intenzione di inseguire la vittoria finale nella prossima edizione, tuttavia, dipenderà anche dalla presenza di concorrenti temuti, come Tadej Pogacar, attuale campione del Giro. Le voci sulla decisione di Pogacar di difendere il titolo restano incerte, il che potrebbe influenzare le ambizioni di Roglic.
Gli obiettivi per la stagione 2025
Il 2025 si preannuncia un anno ricco di sfide per Primoz Roglic, che ha pianificato di iniziare la sua stagione con il Tour dell’Algarve a febbraio e il Tour della Catalogna a marzo. Questa fase di avvicinamento alle grandi corse a tappe è fondamentale per affinare la sua forma fisica e mentale. Si avvicina così alla partenza del Tour de France, previsto per il 5 luglio a Lille, un evento che finora gli è sfuggito. Nonostante il suo palmarès sia già invidiabile, Roglic non può permettere di rilassarsi; il Tour presenta sempre insidie, come dimostrato dalla caduta che l’ha costretto a ritirarsi nell’edizione dell’anno scorso.
Il team di Roglic è attualmente in fase di preparazione per le gare, e si prevede che il compagno russo Alexsandr Vlasov e il colombiano Daniel Felipe Martinez lo supporteranno nella sua avventura in Francia. Con Vlasov che prevede di correre insieme a Roglic, il duo avrà importanti responsabilità all’interno della squadra. Roglic non ha mai svelato se punterà esclusivamente al Tour o se avrà anche un occhio di riguardo per la Vuelta di Spagna nei prossimi anni, ma ora sembrerebbe concentrarsi sul raccogliere successi a Giro e Tour.
La strategia di squadra e la concorrenza
La notizia dell’assenza di Roglic alla Vuelta è accompagnata da un’esclamazione di orgoglio della Red Bull-Bora Hansgrohe, che sottolinea l’importanza strategica della decisione. L’australiano Jai Hindley sarà un altro nome da tenere d’occhio, poiché si concentrerà sia sul Giro che sulla Vuelta, assumendo il ruolo di co-leader insieme a Vlasov. La competizione interna nel team è un aspetto cruciale che servirà a stimolare l’intraprendenza di tutti i corridori, portando a una preparazione ancor più serrata.
Questi eventi rappresentano non solo opportunità per vincere titoli e riconoscimenti, ma anche la chance di affinare le dinamiche di squadra. La collaborazione tra Roglic, Vlasov e Hindley sarà determinante nella preparazione e nell’affrontare le sfide impostate da avversari di alto livello. Le dinamiche in corsa e il supporto reciproco possono costituire la chiave di volta per ottenere risultati significativi e, perché no, ambire al titolo nei vari eventi.
Primoz Roglic si prepara ad affrontare una stagione densa di aspettative, pronto a dimostrare, ancora una volta, la sua straordinaria bravura nel panorama del ciclismo professionistico, cercando di scrivere nuove pagine nella storia delle gare a tappe.