Pressione crescente sul mercato immobiliare: l’81% degli italiani teme per il futuro della casa

La situazione attuale del mercato immobiliare in Italia sta suscitando preoccupazioni tra gli italiani, molti dei quali ritengono che l’acquisto di una casa sia diventato un’impresa sempre più complessa. Ultimi dati rivelati dal 3° Rapporto Federproprietà-Censis, evidenziano un quadro critico, in cui le aspettative di molti cittadini si scontrano con le dure realtà economiche. La propensione a possedere una casa sta diminuendo e cresce il timore di spese insostenibili.

Difficoltà nell’acquisto della casa: opinioni a confronto

Un sondaggio ha rivelato che il 78,9% degli italiani crede che in passato fosse più facile acquistare una casa. Questo sentimento è condiviso da diverse fasce della popolazione, con il 79,1% degli anziani, il 78,5% dei giovani e il 71,8% dei redditi alti che esprimono lo stesso parere. L’aumento del costo della vita e la stagnazione dei salari hanno contribuito a questo clima di sfiducia. La situazione è aggravata da costi di gestione e manutenzione che l’82,2% dei proprietari considera eccessivi, in particolare gli 88,8% dei redditi bassi e il 75,6% dei redditi più alti.

In aggiunta, il 69,3% degli intervistati teme che le tasse legate alle proprietà possano aumentare, e addirittura un’eventualità di introdurre una patrimoniale crea inquietudine. Il calo del valore delle abitazioni ha colpito in modo significativo il settore: tra il secondo trimestre del 2014 e lo stesso periodo del 2024, i valori sono scesi del 16,8% in termini reali. Un dato che pone sotto pressione chi già possiede una casa e scoraggia chi desidererebbe acquistarne una.

Legge salva casa: opinioni divise

Il tema della Legge 105/2024, nota come Salva Casa, è entrato nel dibattito pubblico con opinioni contrastanti. Il 44,5% degli italiani ha espresso un parere favorevole su questa legislazione, mentre il 31,3% è critico, e il rimanente 24,2% non ha espresso un’opinione. Nonostante il quadro variegato, il 37,9% degli intervistati ritiene che la legge possa apportare benefici all’economia e alla società.

Tuttavia, un’altra parte della popolazione non è convinta: il 32,4% di coloro che hanno partecipato al sondaggio ha espresso dubbi, mentre il 29,7% ha preferito non schierarsi. Nonostante questo clima incerto, il 26,7% ha dichiarato di aver intrapreso piccoli miglioramenti nella propria casa che potrebbero rientrare nella semplificazione di sanatoria prevista dalla legge.

Efficienza energetica: sfide e opportunità

Uno degli aspetti che preoccupano di più gli italiani è l’efficienza energetica delle abitazioni. Il 67,6% degli intervistati sostiene che rendere la propria casa meno energivora non sia più una questione di scelta, ma una necessità. Sostenere questi interventi potrebbe far incrementare il valore della casa, come credono ben l’81,7% dei partecipanti al sondaggio. Nonostante il riconoscimento dell’importanza di questi miglioramenti, ci sono barriere economiche significative: il 44,7% dei proprietari è disposto a investire in efficienza energetica, ma c’è anche un 37,3% che non lo è e un 18,0% indeciso.

I costi rappresentano una preoccupazione concreta per molti, l’84,0% degli italiani teme che gli interventi per migliorare l’efficienza energetica possano risultare troppo onerosi, e questa paura è condivisa dall’88,3% dei redditi più bassi e dall’81,3% di quelli più alti. È forte la richiesta di supporto pubblico, con l’88,2% degli italiani a favore di maggiori aiuti per le famiglie che devono affrontare spese per l’adeguamento energetico delle proprie abitazioni.

Un quadro dunque complesso, che mette in evidenza la necessità di un intervento mirato e di uno scenario normativo che possa rivalutare le condizioni attuali del mercato immobiliare. La strada verso una maggiore accessibilità e sostenibilità risulta ardua, ma è percorribile se accompagnata da politiche adeguate e dall’ascolto degli attori sociali.