Presentato a Roma ‘Storia della medicina e dell’odontoiatria’, un’opera che segna il legame tra passato e presente

Un importante evento ha avuto luogo a Roma, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, con la presentazione del libro “Storia della Medicina e dell’Odontoiatria“, curato dal professor Michele Covelli, docente presso l’Università Lum “Giuseppe Degennaro”. L’opera si propone di fornire una sintesi dettagliata della storia della medicina e dell’odontoiatria, rappresentando un utile strumento di studio per studenti e appassionati del settore, senza la pretesa di sostituire i testi accademici tradizionali. Questo volume mira a stimolare l’interesse verso una disciplina di fondamentale importanza per il benessere umano e per il progresso scientifico.

L’importanza del legame tra storia e pratica medica

Secondo il professor Covelli, il libro affronta un percorso che va dall’Antico Egitto ai giorni nostri, mettendo in risalto l’evoluzione e i progressi apportati dalla medicina nel corso dei secoli. “Il nostro obiettivo è di proporre un approccio interessante che possa coinvolgere i giovani studenti e al contempo, attrarre un pubblico più ampio”, ha dichiarato Covelli durante l’evento. La narrazione storica è trattata con rigore scientifico, per offrire uno spaccato che non solo metta in evidenza il progresso della medicina, ma che consenta anche una riflessione su come questi sviluppi influenzino le pratiche attuali.

Il professor Covelli ha espresso la speranza che il suo lavoro possa contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza di comprendere le radici storiche della medicina, creando un legame culturale e conoscitivo fra il passato e ciò che potrà emergere nel futuro. La scienza medica è in continua evoluzione e riconoscere la sua storia può essere fondamentale per affrontare le sfide innovative che si presentano oggi nel campo sanitario.

Riconoscimenti e contributi accademici

All’evento di presentazione del libro erano presenti figure di spicco del mondo accademico e politico. Tra loro, il rettore dell’Università Lum, Antonello Garzoni, e il rettore dell’Università di Foggia, Lorenzo Lo Muzio. La discussione è stata aperta dal senatore Filippo Melchiorre, che ha sottolineato l’importanza della professione medica nella società attuale e il valore del testo presentato, descrivendolo come essenziale per medici e aspiranti tali. Melchiorre ha messo in evidenza l’impegno dell’attuale Governo nel sostenere le professioni sanitarie e il miglioramento delle competenze professionali.

Il rettore Garzoni ha anche commentato la rilevanza dell’analisi storica in relazione alle tecnologie emergenti nel campo della medicina. Ha affermato che “partire dalla storia della medicina è fondamentale se si vogliono affrontare con metodo scientifico le sfide future”. In tale contesto, ha richiamato l’attenzione sul rafforzamento dell’offerta formativa della Lum, che ha recentemente introdotto nuovi corsi di laurea in settori cruciali come Odontoiatria e Protesi Dentaria, Medicina e Chirurgia e Infermieristica.

Un ponte verso il futuro delle professioni sanitarie

Il libro curato dal professor Michele Covelli non è solo un compendio storico, ma rappresenta un ponte verso il futuro delle professioni sanitarie. L’opera, infatti, si pone l’obiettivo di stimolare un dialogo condiviso tra le esperienze passate e le nuove esigenze professionali. Con l’introduzione di nuovi corsi accademici e l’attenzione rivolta ai progressi in ambito sanitario, le università italiane si impegnano a formare professionisti sempre più competenti e preparati ad affrontare le sfide del domani.

La presentazione di “Storia della Medicina e dell’Odontoiatria” ha ribadito l’importanza di una formazione che integri conoscenze storiche e competenze pratiche. Solo attraverso una comprensione approfondita della materia è possibile innovare e progredire nel campo della salute pubblica e dell’assistenza ai pazienti. La sinergia tra ricerca storica e formazione contemporanea potrebbe non solo elevare il livello di preparazione degli studenti, ma anche contribuire al miglioramento complessivo della pratica medica nel nostro Paese.