Prepararsi al cambio d’ora: consigli per affrontare il passaggio all’ora invernale

Il cambio dell’ora può influenzare il ritmo circadiano e il benessere psicofisico. L’immunologo Mauro Minelli offre consigli pratici su sonno, alimentazione e abitudini per affrontare al meglio questa transizione.
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Con l’avvicinarsi del cambio dell’ora, molte persone si interrogano sugli effetti che questo fenomeno può avere sulla propria salute e sul benessere psicofisico. In particolare, il cambio d’ora può influenzare il ritmo circadiano, ovvero il ciclo naturale sonno-veglia che regola il nostro organismo. L’immunologo Mauro Minelli, docente alla Libera Università Mediterranea ‘G. Degannaro’, ha condiviso con Adnkronos Salute alcune indicazioni per alleviare i potenziali disturbi derivanti dal passaggio all’ora invernale.

Impatti sul ritmo circadiano e suggerimenti utili

La transition tra l’ora legale e quella invernale rappresenta un evento che, sebbene possa sembrare insignificante, ha un impatto significativo sul nostro orologio biologico. In autunno, guadagnando un’ora di sonno, si presenta una situazione generalmente meno problematica. Tuttavia, per alcune persone, soprattutto quelle più sensibili, questo cambiamento può portare a alterazioni nei ritmi circadiani.

Per mitigare questi effetti, Minelli consiglia di adottare alcune strategie pratiche. Tra queste, una delle più efficaci è quella di anticipare il momento di andare a dormire, regolando gradualmente l’orario del riposo nei giorni che precedono il cambio dell’ora, con un incremento tra i 15 e i 30 minuti. Inoltre, è fondamentale passare del tempo all’aperto durante le ore di luce, in modo da aiutare il corpo a ricalibrare i suoi ritmi naturali.

È altrettanto importante mantenere delle abitudini regolari, sia per quanto riguarda il momento in cui ci si ritira per la notte, sia per quello in cui ci si alza al mattino. L’uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di andare a dormire potrebbe disturbare la qualità del sonno, rammenta Minelli. Per quanto riguarda l’attività fisica, è consigliabile praticare esercizi al mattino o nel pomeriggio per evitare che l’allenamento intenso serale interferisca con il sonno, poiché l’aumento dei livelli di adrenalina può rendere difficile il processo di addormentamento. Attività più rilassanti come lo yoga o lo stretching sono da preferire durante le ore notturne per favorire un riposo di qualità.

L’importanza dell’alimentazione nell’adattamento al cambio dell’ora

Un altro aspetto cruciale da considerare per affrontare i possibili disagi legati al cambio d’ora è l’alimentazione. L’immunologo Minelli evidenzia che una corretta alimentazione può significare la differenza tra una transizione facile e una difficile. Gli alimenti che contengono triptofano, come tacchino, pollo, latticini, noci e banane, possono favorire la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per regolare il sonno e l’umore.

È altresì rilevante il consumo di cibi ricchi di magnesio e potassio, che aiutano a rilassare i muscoli e migliorano la qualità del sonno. Alimenti come spinaci, avocado e mandorle sono eccellenti fonti di questi minerali e possono contrastare l’insonnia e la stanchezza. I carboidrati complessi, presenti in cereali integrali e legumi, possono aumentare i livelli di serotonina. Consumare una cena leggera a base di carboidrati complessi è quindi una strategia utile da tenere presente.

Infine, l’idratazione gioca un ruolo fondamentale nel mantenere l’energia e il benessere. La disidratazione può provocare stanchezza e confusione, pertanto è consigliabile bere acqua a sufficienza, soprattutto nelle ore che precedono il cambio dell’ora. Anche il consumo di stimolanti come caffè e tè nero dovrebbe essere limitato nelle ore serali per prevenire interferenze con il sonno.

Raccomandazioni finali per un passaggio sereno

Oltre ai suggerimenti già menzionati, Minelli evidenzia l’importanza di includere nella dieta alimenti che contengono melatonina, come ciliegie e pomodori. Questo ormone è essenziale per regolare il ciclo sonno-veglia e può aiutare a sincronizzare il corpo con il nuovo orario. Mantenere pasti regolari e leggeri è un altro aspetto da considerare per stabilizzare i ritmi metabolici e prevenire eventuali stati di malessere.

Adottando questi accorgimenti alimentari e comportamentali, è possibile minimizzare gli effetti indesiderati del cambio d’ora e garantire un’adeguata qualità del sonno, contribuendo così a mantenere il benessere generale durante i mesi invernali.