Ponte: Pm arrabbiato con imputato per calcolo 43 morti

L’ingegnere Emanuele De Angelis, imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018, ha dichiarato di non aver mai nascosto informazioni o dati riguardanti la sicurezza del ponte. Durante l’esame, De Angelis ha affermato di aver partecipato al retrofitting delle pile 9 e 10, con lavori previsti per la fine del 2018. Tuttavia, i pm hanno incalzato l’ingegnere riguardo ai calcoli effettuati sugli stralli e al livello di ammaloramento riscontrato al 20%. Secondo l’accusa, De Angelis avrebbe dovuto richiedere ulteriori indagini sullo stato del ponte, considerando i segnali di degrado. L’esame di De Angelis proseguirà lunedì prossimo.

Accuse di calcoli errati nell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi

Durante l’esame dell’ingegnere Emanuele De Angelis, imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi, i pm hanno sollevato accuse riguardo ai calcoli effettuati sugli stralli e al livello di ammaloramento riscontrato al 20%. Secondo l’accusa, De Angelis avrebbe dovuto richiedere ulteriori indagini sullo stato del ponte, considerando i segnali di degrado. Tuttavia, l’ingegnere ha difeso i suoi calcoli, affermando che le verifiche di sicurezza erano soddisfatte una volta rimosse alcune ipotesi cautelative. L’esame di De Angelis proseguirà lunedì prossimo.

Scontro tra pm e ingegnere nel processo per il crollo del ponte Morandi

Durante l’esame dell’ingegnere Emanuele De Angelis, imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi, si è verificato uno scontro tra i pm e l’ingegnere riguardo ai calcoli effettuati sugli stralli e al livello di ammaloramento riscontrato al 20%. I pm hanno accusato De Angelis di non aver richiesto ulteriori indagini sullo stato del ponte nonostante i segnali di degrado. In risposta, l’ingegnere ha difeso i suoi calcoli, affermando che le verifiche di sicurezza erano soddisfatte una volta rimosse alcune ipotesi cautelative. L’esame di De Angelis proseguirà lunedì prossimo.

Prosegue l’esame dell’ingegnere imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi

L’esame dell’ingegnere Emanuele De Angelis, imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi, è proseguito con le domande dei pm riguardo ai calcoli effettuati sugli stralli e al livello di ammaloramento riscontrato al 20%. De Angelis ha difeso i suoi calcoli, affermando che le verifiche di sicurezza erano soddisfatte una volta rimosse alcune ipotesi cautelative. Tuttavia, i pm hanno continuato a incalzarlo, sollevando tensioni durante l’esame. L’ingegnere continuerà a essere interrogato lunedì prossimo.

Processo per il crollo del ponte Morandi: tensioni durante l’esame dell’ingegnere imputato

Durante l’esame dell’ingegnere Emanuele De Angelis, imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi, si sono verificate tensioni tra l’ingegnere e i pm. Le domande riguardavano i calcoli effettuati sugli stralli e il livello di ammaloramento riscontrato al 20%. De Angelis ha difeso i suoi calcoli, affermando che le verifiche di sicurezza erano soddisfatte una volta rimosse alcune ipotesi cautelative. Tuttavia, i pm hanno continuato a incalzarlo, sollevando proteste da parte delle difese. L’esame di De Angelis proseguirà lunedì prossimo.

L’ingegnere imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi continua l’esame

L’ingegnere Emanuele De Angelis, imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi, ha continuato l’esame con le domande dei pm riguardo ai calcoli effettuati sugli stralli e al livello di ammaloramento riscontrato al 20%. De Angelis ha difeso i suoi calcoli, affermando che le verifiche di sicurezza erano soddisfatte una volta rimosse alcune ipotesi cautelative. Tuttavia, i pm hanno continuato a incalzarlo, sollevando tensioni durante l’esame. Lunedì prossimo l’ingegnere proseguirà l’interrogatorio, mentre due imputati stanno valutando se rinunciare all’esame alla luce degli sviluppi delle ultime settimane.

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