Ponte: Castellucci accusato di controllo totale sulla struttura

L'aula del Tribunale per l'udienza preliminare a porte chiuse per l'omicidio di Alice Scagni. Genova, 04 aprile 2023 ANSA/LUCA ZENNARO

Mario Bergamo, ex responsabile sicurezza e manutenzioni di Aspi, ha testimoniato nel processo per il crollo del ponte Morandi, affermando che Giovanni Castellucci, in qualità di direttore generale, aveva una profonda conoscenza dell’azienda e si interessava personalmente delle problematiche. Bergamo ha dichiarato che Castellucci faceva ricognizioni nelle direzioni di tronco insieme agli addetti alla sicurezza e organizzava visite per valutare le attività svolte. Secondo Bergamo, Castellucci era sempre preparato e coinvolto.

Bergamo ha anche rivelato che c’erano attriti con Paolo Berti, ex numero due di Aspi e imputato nel processo. I due avevano modi di operare diversi e non interagivano in modo positivo. Bergamo faceva riunioni e analizzava i problemi, mentre Berti preferiva inviare email, un approccio incompatibile con il percorso manageriale di Bergamo. Bergamo ha ammesso di non capire perché Berti fosse stato scelto per quel ruolo.

Inoltre, Bergamo ha raccontato di una discussione animata con Berti dopo una valutazione negativa del suo lavoro. Bergamo ha definito quella valutazione “mortificante e irritante” e ha affermato di aver alzato la voce per la terza volta da quando era lì.

Bergamo ha sottolineato che per lui era importante lavorare bene e non le remunerazioni, e che non aveva mai accettato compromessi di nessun tipo. Ha affermato di aver sempre agito con integrità in Aspi e di aver ottenuto ciò di cui aveva bisogno quando si era imposto.

La prossima settimana inizierà l’esame di Michele Donferri Mitelli, allora numero tre di Autostrade.