La Polonia è un Paese dall’incredibile varietà di bellezze naturali, culturali e storiche, arricchito da eleganti città d’arte, castelli e palazzi, memorie del suo passato, paesaggi e parchi e siti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Una terra che non smette mai di stupire chiunque la visiti. Questa è la Polonia conosciuta ai più, ma oggi vogliamo portarvi alla scoperta dei suoi luoghi più insoliti e curiosi, che offrono esperienze uniche e possono essere visitati da quanti cercano qualcosa di diverso e alternativo al main-stream.
La Cappella dei Teschi (nota anche come la “Chiesa della Morte”) si trova nella località di Czermna, Bassa Slesia, ed è una piccola cappella decorata con i teschi e le ossa di circa 3.000 persone disposti in vari motivi. Fu costruita nel 1776 per volontà del sacerdote Waclaw Tomaszek, come luogo di meditazione sulla morte e sulla mortalità, dopo la grande epidemia di vaiolo che colpì l’Europa. Si tratta di una costruzione davvero bizzarra, che potrebbe anche risultare inquietante, ma emana un fascino davvero suggestivo. Oltre ai teschi, che oggi costituiscono le pareti della costruzione, ci sono anche diversi affreschi che raffigurano scene di morte e giudizio e donano a questo luogo un grande significato storico e religioso.
La foresta storta è una pineta situata nei sobborghi di Gryfin, nella Pomerania occidentale. Non appena raggiungerete questo luogo, vi sembrerà quasi di essere in un set cinematografico, tra fiabe, leggende e fantascienza. Gli alberi della foresta sono caratterizzati da una strana curvatura a forma di “J” alla base del tronco e, anche se le cause di questo strano fenomeno siano ancora sconosciute, ci sono diverse teorie che ritengono che la curvatura sia dovuta a una tempesta di neve che ha colpito la foresta quando gli alberi erano ancora giovani. Altri credono che la curvatura sia stata causata da una tecnica di silvicoltura utilizzata per creare alberi dalla forma specifica.
Indipendentemente dalla causa, l’intera foresta è un luogo unico e affascinante, con 400 pini curvi tutti dallo stesso lato, disposti su 22 file e distribuiti su una superficie di circa 16 ettari, creando un’atmosfera quasi surreale, che ha reso la foresta popolare per gli amanti della natura – luogo ideale per passeggiare e godersi il silenzio – e della fotografia, per l’ampia varietà di scenari che regala.
La casa storta, conosciuta anche come Krzywy Domek, si trova a Sopot, in Pomerania. È un edificio commerciale e residenziale progettato dagli architetti Szotynski, completato nel 2004 e noto per la sua facciata che ricorda un libro di fiabe o le illustrazioni fiabesche dell’artista polacco Jan Marcin Szancer e del poeta Per Dahlberg. La casa storta ospita negozi, ristoranti, uffici e appartamenti ed è inutile dire che è una popolare attrazione turistica e un punto di riferimento iconico, nonché un capolavoro dell’architettura eclettica postmoderna.
In Polonia però, precisamente nella regione Casciubia, sorge anche la casa alla rovescia, conosciuta anche come Dom Do Gory Nogami. È un’attrazione turistica progettata da Daniel Czapiewski e completata nel 2007, una replica di una tipica abitazione polacca, ma costruita completamente sottosopra. Il tetto poggia sul terreno, mentre le fondamenta sono in alto. Anche l’interno della casa è arredato sottosopra, con mobili e suppellettili attaccati al soffitto, ma con delle decorazioni in stile realistico-socialista. L’architetto voleva creare un’esperienza insolita ai visitatori, facendo provare un senso di disorientamento e divertimento allo stesso tempo, ma portandoli in qualche modo ad osservare il mondo da una prospettiva diversa.
Non lontano da qui, si trovano altre curiosità da visitare, come la casa Sybiraka (in polacco Dom Sybiraka) che, a differenza della stravaganza della casa alla rovescia, è un memoriale sobrio e toccante, che commemora le sofferenze dei polacchi durante il periodo del dominio sovietico (Sybiarka significa infatti ‘persona deportata in Siberia’ in polacco). La casa stessa è stata effettivamente trasportata dalla Siberia in Polonia per servire da monumento commemorativo e rappresenta le abitazioni tipiche dei polacchi deportati in Siberia, un luogo ricco di storia.
Le sabbie e le dune mobili si trovano in diverse zone della Polonia, principalmente lungo la costa baltica e nell’entroterra. Situato nella Pomerania centrale, il Parco Nazionale di Slowinski ospita dune mobili che raggiungono i 40 metri di altezza. Il parco è un’area protetta e offre sentieri escursionistici e percorsi a cavallo per esplorare le dune e le foreste circostanti. Il deserto di Bledow, situato nella Polonia centrale, è il più grande deserto sabbioso dell’Europa centrale, formatosi a causa di millenni di erosione eolica e ospita una varietà di flora e fauna adattate alle condizioni aride. La duna di Leba, situata nella Pomerania occidentale, è una duna mobile lunga 16 chilometri e alta fino a 50 metri e offre viste panoramiche sul Mar Baltico, mentre nei territori nord-orientali troviamo le più grandi dune presenti in Polonia.
In Polonia ci sono diversi laghi e bacini d’acqua colorati, ma i più famosi sono i Laghi Turchesi situati vicino a Lubin, in Bassa Slesia. Si tratta di laghi dal colore turchese intenso causato della presenza di minerali come il rame e lo zinco, ma altrettanto degni di nota sono i bacini d’acqua colorati nel Geoparco Luk Muzakowa, nella regione Lubuskie, inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO, composto da circa cento bacini che assumono colorazioni diverse in base alla loro composizione chimica. Stessa cosa accade ai laghi colorati situati nel Parco Paesaggistico Rudawski, in Bassa Slesia, dove si alternano il giallo, il porpora, il celeste e il nero, le colorazioni che questi specchi d’acqua assumono in base alla composizione chimica dei muri e dei fondi degli scavi.
Oltre a questi laghi, la Riserva Naturale delle Sorgenti Celesti (nella regione di Lodz), tutela le sorgenti d’acqua carsica e il loro ecosistema unico. Le sorgenti sono alimentate da acqua piovana che si infiltra nel terreno e scorre attraverso la roccia calcarea. L’acqua, ricca di minerali, assume un caratteristico colore blu e la riserva è abitata da una varietà di piante e animali.
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