Pino Insegno: la mia esperienza nel doppiaggio di Aragorn
Durante la visita della mostra “Tolkien: uomo, professore, autore” alla Galleria nazionale di Arte moderna, il doppiatore Pino Insegno, noto per aver prestato la voce ad Aragorn nel film “Il Signore degli Anelli”, ha rivelato alcuni dettagli sulla sua esperienza decennale nel mondo del doppiaggio.
Un ruolo indimenticabile
Insegno ha confessato di essere stato “il re degli uomini” solo in apparenza, poiché a casa era sua moglie a comandare. Tuttavia, ha ammesso di aver trascorso dieci anni di soddisfazione nel doppiare il personaggio di Aragorn, interpretato da Viggo Mortensen. Durante il 50º anniversario della scomparsa di Tolkien, l’attore ha partecipato a diverse convention, cercando di essere più leggero rispetto ai professori che intervenivano, ma senza rinunciare alla profondità del personaggio.
La partecipazione alla mostra
Quando i curatori della mostra e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, hanno chiesto a Insegno di partecipare con una lettura importante, l’attore ha accettato di buon grado. Ha spiegato che, non potendo essere presente tutti i giorni, ha proposto di utilizzare un ologramma per rendere omaggio ad Aragorn. Insegno ha sottolineato che Aragorn è uno dei personaggi più significativi che ha doppiato, nonostante non sia stato il più difficile. Ha spiegato che il personaggio di Aragorn è un eroe, e quindi abbastanza vicino a lui, non perché lui stesso sia un eroe, ma a causa del timbro della sua voce.
La scoperta di Tolkien
Insegno ha rivelato di aver scoperto Tolkien e il suo mondo solo 24 anni fa, quando ha vinto il provino per il doppiaggio di Viggo Mortensen nel film “Il Signore degli Anelli”. Sebbene conoscesse già la trilogia e lo Hobbit, non aveva approfondito le letture. Tuttavia, grazie a questa esperienza, ha avuto l’opportunità di immergersi nel mondo di Tolkien e di apprezzarne la grandezza.
In conclusione, Pino Insegno ha condiviso la sua esperienza nel doppiaggio di Aragorn, sottolineando l’importanza del personaggio e la sua soddisfazione nel prestargli la voce. La sua partecipazione alla mostra dedicata a Tolkien è stata un modo per rendere omaggio all’autore e al suo universo fantastico.