Una misura infondata
Secondo fonti di Palazzo Chigi, la notizia che circola riguardo alla presenza di una misura nella Legge di Bilancio che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate è totalmente priva di fondamento.
Coerenza con la delega fiscale
Le stesse fonti sottolineano che la Legge di Bilancio è in linea con la delega fiscale approvata dal Parlamento e con la fermezza del Governo nel contrasto all’evasione fiscale. La legge si limita a prevedere l’utilizzo di strumenti informatici per migliorare l’efficienza dei meccanismi già esistenti per il recupero di importi relativi a cartelle esattoriali, a condizione che il contribuente non abbia presentato ricorso e non abbia ottenuto una sospensione giudiziale.
Rispetto dei diritti del contribuente
Le fonti affermano che qualsiasi iniziativa del governo in materia fiscale garantirà sempre il pieno rispetto dei diritti del contribuente e della sua privacy. Si cercherà di mantenere un rapporto paritetico tra lo Stato e il cittadino, assicurando che le azioni intraprese siano in linea con le normative vigenti e nel rispetto dei principi fondamentali.
Efficienza attraverso gli strumenti informatici
L’utilizzo di strumenti informatici per il recupero delle imposte non pagate è finalizzato a migliorare l’efficienza del sistema. Questa misura consentirà di ottimizzare le procedure esistenti, semplificando il processo di recupero degli importi dovuti e riducendo i tempi di attesa per i contribuenti che hanno regolarizzato la propria situazione fiscale.
Un passo avanti nella lotta all’evasione fiscale
La Legge di Bilancio conferma l’impegno del Governo nella lotta all’evasione fiscale. Attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, si mira a contrastare in modo più efficace le pratiche di evasione, garantendo una maggiore equità fiscale e una giusta distribuzione degli oneri tra tutti i cittadini.
La tutela della privacy
Nel perseguire l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale, il Governo si impegna a garantire la tutela della privacy dei contribuenti. Ogni azione intrapresa sarà svolta nel rispetto delle normative vigenti in materia di protezione dei dati personali, assicurando che le informazioni raccolte siano trattate in modo sicuro e confidenziale.
In conclusione, la notizia che circola riguardo all’accesso diretto ai conti correnti degli italiani da parte dell’Agenzia delle Entrate per il recupero delle imposte non pagate è priva di fondamento. La Legge di Bilancio si limita a prevedere l’utilizzo di strumenti informatici per migliorare l’efficienza dei meccanismi esistenti, garantendo sempre il rispetto dei diritti del contribuente e della sua privacy.