Pierluigi Diaco: la sua lotta contro la depressione e il successo di BellaMa’
Pierluigi Diaco, noto giornalista televisivo, si è aperto a Gente sulla sua battaglia contro la depressione e il successo del suo programma BellaMa’, trasmesso su Rai2 nel pomeriggio. Il 46enne ha condiviso la sua esperienza di vita dedicata al lavoro, senza interessi mondani. Dal 2017 è civilmente unito ad Alessio Orsingher, giornalista di La7, e divide il suo tempo tra lo studio e la sua casa. Diaco ha rivelato di aver sofferto di depressione per sette anni, dal momento in cui aveva 25 anni fino ai 32. Durante questo periodo, ha seguito una terapia che includeva farmaci e analisi sia individuali che di gruppo. Ha ammesso di essere stato affascinato dall’ascolto e dallo studio delle persone. Quando gli è stato comunicato che la sua terapia era terminata, è rimasto scioccato e avrebbe voluto continuare. La depressione ha aumentato la sua attenzione per la complessità delle persone.
La sincerità di Pierluigi Diaco e il suo distacco dal mondo dello spettacolo
Pierluigi Diaco ha parlato apertamente della sua personalità e del suo distacco dal mondo dello spettacolo. Ha affermato di non credere spesso a ciò che gli viene detto, ma di prestare attenzione al tono utilizzato. Riesce a riconoscere immediatamente l’ipocrisia e, in questi casi, si chiude a riccio e raramente cambia idea. Ha spiegato di non frequentare persone che si dedicano all’ego e alla visibilità, poiché trova noiosa la ricerca di lustrini e la fama ottenuta attraverso eventi mondani. Ha sottolineato che c’è un limite a tutto.
La carriera di Pierluigi Diaco e la sua evoluzione personale
Quando gli è stato chiesto come sia riuscito a sopravvivere nel mondo dello spettacolo con un carattere così spigoloso, Pierluigi Diaco ha sottolineato l’importanza di lavorare sul proprio carattere. Ha iniziato a lavorare nel mondo dei media all’età di 15 anni, senza una figura paterna e senza una famiglia che lo supportasse in questa esperienza. Ha imparato sul campo, curando un programma di attualità politica su Radio2 all’età di 20 anni. Ha dovuto affrontare molte critiche, poiché l’Italia è piena di persone invidiose. Per proteggersi, ha sviluppato un atteggiamento arrogante e spigoloso. Ha ammesso che se non avesse adottato questa difesa, sarebbe stato “mangiato” dagli altri. Con il passare degli anni, ha capito che doveva lavorare di più sul suo carattere e meno sul talento. Ha concluso che, anche se si è bravi nel proprio lavoro, senza un carattere che permetta di essere diplomatici, pazienti e un po’ ipocriti, non si può andare molto lontano.