Picco di pensionamenti tra i medici di famiglia: la situazione attuale

La carenza di medici di famiglia in Italia potrebbe peggiorare ulteriormente, con una stima di circa 12-15 mila professionisti che potrebbero lasciare la professione nei prossimi 3 anni. Attualmente, il numero di medici di famiglia è già inferiore del rapporto ottimale tra professionisti e pazienti, con circa 2.900 mila in meno. Questo significa che potrebbe essere ancora più difficile per gli italiani accedere a un medico di famiglia.

Secondo il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, la situazione è preoccupante. Ogni anno circa 2.000 nuovi medici di medicina generale vengono formati, ma a causa di abbandoni e altri fattori, solo circa 1.500 di loro diventano effettivamente medici di famiglia. Questo significa che c’è un enorme vuoto da colmare.

Scotti fa notare che i dati esatti sulla quantità di nuovi medici di famiglia in arrivo non sono ancora disponibili, a causa di una proroga per il processo di graduatoria delle borse di studio. Inoltre, al primo anno, il tasso di abbandono della professione è del 20%. Attualmente, grazie alle borse di studio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sono disponibili poco più di 2.000 posti per medici di famiglia. Ma, tenendo conto del tasso di abbandono e delle perdite durante il processo di selezione, si stima che ogni anno il numero effettivo di nuovi medici di famiglia sia compreso tra 1.500 e 1.200.

Questa situazione preoccupante richiede interventi correttivi per rendere la professione più attrattiva. Secondo Scotti, è necessaria una collaborazione a tutti i livelli per affrontare il problema delle carenze di medici di famiglia. Inoltre, bisogna aumentare il numero di medici di famiglia formati per colmare anche le carenze precedenti.

In conclusione, la carenza di medici di famiglia in Italia potrebbe aggravarsi ulteriormente nei prossimi anni. È necessaria un’azione immediata per rendere la professione più attrattiva e formare un numero maggiore di medici di famiglia per affrontare questa situazione critica.

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