Piazze milanesi: una divisione simbolica tra Israele e Palestina

Sabato di manifestazioni a Milano a favore di Israele e della Palestina

Manifestazione “Stop war no racism” a piazza Oberdan

Sabato scorso, a Milano, si è svolta una manifestazione chiamata “Stop war no racism”, organizzata da “Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale”. Circa un migliaio di persone hanno partecipato al corteo, tra cui diverse associazioni pro Palestina. Le bandiere palestinesi sventolavano e si udivano cori come “Palestina libera” e “Israele fascista, Stato terrorista”. La manifestazione si è svolta contemporaneamente a quella organizzata dalla Lega “in difesa dell’Occidente”. Alcune bandiere di partiti politici come Sinistra Italiana, Unione Popolare e ‘No Cpr’ erano presenti tra la folla. Uno degli striscioni più vistosi raffigurava una grande bandiera della Palestina con la scritta “restiamo umani”. In apertura del corteo si poteva sentire il grido “Niente da festeggiare, stop war racism. Cease fire now”.

Manifestazione pro Israele in largo Cairoli

Nello stesso giorno, diverse centinaia di persone si sono radunate in largo Cairoli per una manifestazione a favore di Israele, organizzata dalla Lega e dal suo leader Matteo Salvini. Tra gli intervenuti c’erano l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar, il ministro Giuseppe Valditara e il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Salvini ha commentato la manifestazione degli antirazzisti, affermando che “a qualche centinaia di metri da qui c’è un’altra manifestazione di cosiddetti antirazzisti che stanno attaccando Israele ‘stato terrorista’. Gli ultimi fascisti rimasti sono quelli che stanno sfilando per Milano e che odiano Israele, nostalgici dell’odio e della paura”.

Alon Bar ha ringraziato Salvini e il governo italiano per la solidarietà espressa nei confronti di Israele e ha chiesto di continuare a sostenerli con forza. Anche Massimiliano Fedriga ha elogiato Salvini per aver organizzato la manifestazione e ha criticato il silenzio e l’indifferenza mostrati nei confronti del massacro di civili voluto da Hamas in Israele.