Centinaia di persone a Trieste per protestare contro i femminicidi
Questo pomeriggio, nella centrale piazza Unità d’Italia a Trieste, si è tenuta una manifestazione organizzata da Non una di meno per protestare contro la violenza sulle donne. Le esponenti del movimento hanno scandito i nomi di tutte le vittime di femminicidio in Italia nel 2023, uno a uno, nel silenzio, suscitando un lungo applauso da parte dei presenti, uomini, donne e anche bambini.
La protesta è stata accompagnata da una lunga fila di fazzoletti fuxia, simbolo delle donne uccise in Italia dal 2021 a oggi. Inizialmente il corteo era diretto verso piazza Hortis, dove si trova un presidio permanente contro i femminicidi, ma a causa dell’alta partecipazione è stato dirottato verso piazza Unità , sempre scortato dalle forze dell’ordine.
Secondo la stima della Questura, alla manifestazione erano presenti circa settecento persone, mentre gli organizzatori parlano di mille partecipanti. I manifestanti hanno esposto cartelli con slogan come “L’uguaglianza inizia con il rispetto”, “Contro il femminicidio, unite per il cambiamento” e “Alle donne va rubato il cuore non la vita”.
Parallelamente alla manifestazione, alcune esponenti di Non una di meno e del Comitato a tutela dei consultori di Trieste hanno tenuto aperto il consultorio del rione di San Giacomo, oltre l’orario di servizio, per protestare contro “lo smantellamento dei consultori in città ”. “Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce”, hanno dichiarato le manifestanti.
La protesta di oggi a Trieste si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazioni contro la violenza sulle donne che si stanno svolgendo in tutta Italia. Non una di meno è un movimento femminista che si batte per i diritti delle donne e per porre fine alla violenza di genere. La loro lotta si basa sull’idea che l’uguaglianza inizi con il rispetto e che sia necessario un cambiamento profondo nella società per porre fine ai femminicidi e alla violenza sulle donne.
La manifestazione di oggi è stata un momento di unione e di solidarietà tra uomini e donne che si oppongono alla violenza di genere. È stato un modo per ricordare le vittime e per riaffermare l’importanza di combattere la cultura machista e patriarcale che ancora permea la società . La speranza è che queste proteste possano portare a un cambiamento reale e duraturo, affinché nessuna donna debba più subire violenza o perdere la propria vita a causa del proprio genere.