Piazza Affari si distingue in negativo: l’andamento complesso del mercato finanziario italiano

Piazza Affari chiude in calo dell’1,78%, influenzata da nervosismo europeo e dalla reprimenda della Federal Reserve, con alcuni titoli in crescita come Saipem e Campari.
Piazza Affari si distingue in negativo: l'andamento complesso del mercato finanziario italiano - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Piazza Affari ha vissuto una giornata difficile, risultando il peggior mercato borsistico in Europa. L’indice FTSE MIB ha registrato una flessione dell’1,78%, chiudendo a 33.787 punti. Questa caduta si inserisce in un contesto europeo caratterizzato da nervosismo e incertezze sulle politiche monetarie future. Anche lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi ha mostrato segni di tensione, scendendo a 117,2 punti, dopo aver aperto a 118, e con un rendimento annuo italiano che ha bissato la crescita, arrivando al 3,47%, mentre quello tedesco si è attestato al 2,3%. L’ammontare degli scambi ha superato i 3,13 miliardi di euro, indicativo di una certa dinamicità di mercato, ma la direzione è rimasta complessivamente negativa.

Cause della flessione di Piazza Affari

La reprimenda della Federal Reserve riguardo a tagli ai tassi di interesse previsti per il 2025 ha pesato notevolmente sulla giornata. Questo scossone ha avuto ripercussioni non solo sul mercato statunitense, che ha chiuso in profondo rosso, ma ha trovato eco anche in Europa, e di rimando sull’andamento di Piazza Affari. Un ulteriore fattore di preoccupazione è legato al crollo del Real brasiliano, che ha colpito in particolare i titoli di Tim, che hanno registrato un calo drastico del 7,86%. Questo è avvenuto proprio mentre si discuteva dell’offerta vincolante del Ministero dell’Economia e delle Finanze su Sparkle, rendendo la situazione ancora più complessa.

Le difficoltà non si sono fermate a Tim: Stellantis ha subito un crollo del 3% a seguito di dati che mostrano un’imponente diminuzione del 10,8% nelle vendite di auto in Europa solo nel mese di novembre. StM, Interpump e Nexi hanno anche loro visto scivolare le loro azioni a causa di performance negative che si sono propagate nel panorama europeo. Mediobanca e Banco BPM hanno continuato la loro discesa, insieme a Mps e Bper, mostrando una certa fragilità anche nelle banche, con ribassi che oscillano tra il 2,32% e il 2,81%.

Eccezioni nel panorama borsistico: i titoli in crescita

Nonostante il clima generale di vendita, sono emerse alcune eccezioni tra le blue chip. Saipem ha registrato una performance sorprendente, con un aumento del 3,44% grazie a una commessa in Nigeria del valore di 900 milioni di dollari. Campari, spinta dalle vendite natalizie, ha mantenuto una posizione relativamente stabile guadagnando l’1,06%. Questi rialzi, seppur isolati, evidenziano come alcuni settori possano ancora trovare opportunità anche in un contesto borsistico avverso.

Riflessioni sugli altri settori di mercato

Il calo del prezzo del greggio ha influenzato anche le azioni di Eni, che pur registrando una flessione dello 0,85%, ha mostrato una resilienza minore rispetto all’indice di riferimento. Tra i titoli a bassa capitalizzazione, Avio ha brillato con un incredibile incremento del 10,99%, mentre Bialetti ha guadagnato il 4,43%. Al contrario, titoli come Sesa ed Eph hanno segnato una discesa pesante, rispettivamente del 15,45% e del 7,69%, sottolineando l’alta volatilità che caratterizza i mercati in questo periodo.

Le dinamiche che stanno influenzando il mercato borsistico italiano rispecchiano una realtà complessa e interconnessa, dove diversi fattori economici e geopolitici sembrano contribuire a un panorama di incertezze.

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