Piazza Affari resiste alle scadenze: chiude leggermente sotto, con cali per Saipem e Tim

Piazza Affari ha vissuto una giornata volatile, chiudendo in lieve calo dell’0,06% a causa delle scadenze dei derivati. Saipem e Tim hanno registrato ribassi significativi, mentre Unicredit e Amplifon hanno mostrato segni di ripresa.
Piazza Affari resiste alle scadenze: chiude leggermente sotto, con cali per Saipem e Tim - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

L’andamento di Piazza Affari è stato caratterizzato da una giornata di scambi vivaci, in particolare a causa delle scadenze dei derivati e delle opzioni, un evento noto come le “quattro streghe”. Questa ricorrenza, che si verifica ogni terzo venerdì del mese, segna la chiusura di un trimestre e tende a generare volatilità nei mercati. Nonostante gli alti e bassi, l’indice FTSE MIB ha chiuso con un lieve calo, diminuendo dello 0,06% a 33.766 punti. Durante la giornata, il paniere aveva persino toccato un ribasso dell’1,3%, ma ha poi recuperato leggermente, mostrando una resilienza che merita attenzione.

Performance degli indici e dei titoli in calo

La giornata si è distinta per volumi di scambio elevati, superando i 4,7 miliardi di euro di controvalore. I movimenti più significativi sono stati registrati da Saipem, il cui titolo è crollato del 6,09%. La flessione di Saipem è stata amplificata dalla speculazione sui derivati e dalle prese di beneficio che si sono verificate all’indomani di un’importante commessa in Nigeria del valore di 900 milioni di dollari. Le vendite su questo titolo hanno preso piede nonostante i recenti successi commerciali, evidenziando le dinamiche complesse del mercato.

Tim ha seguito un percorso simile, scivolando del 3,67% dopo un periodo di rialzo che lo aveva portato a massimi non registrati da marzo. Anche in questo caso, gli investitori hanno scelto di realizzare profitti, riflettendo una certa cautela nel mercato. I ribassi non si sono fermati qui: Nexi ha visto una diminuzione del 2,16% e Popolare Sondrio del 1,46%. Le flessioni hanno coinvolto anche Bper e Intesa, che hanno chiuso rispettivamente a -0,86% e -0,49%.

Titoli in ripresa e quelli a sorpresa

Nonostante il trend negativo di alcuni titoli, ci sono state anche buone notizie tra le azioni più forti della giornata. Unicredit ha registrato una crescita dello 0,15% e Mps ha visto un incremento dell’0,86%, riducendo le perdite complessive del mercato. Amplifon, in particolare, ha destato interesse grazie a un report di Barclays che ha messo in luce opportunità nel mercato degli apparecchi acustici negli Stati Uniti, facendo crescere il titolo dell’1,64%.

Altri titoli che hanno chiuso in positivo includono Cuccinelli , Diasorin , Moncler e Pirelli . Ferrari ha registrato un incremento moderato dello 0,68%, mentre STM ha guadagnato lo 0,57%. La giornata è stata caratterizzata anche da un lieve aumento di Stellantis , ma non sono mancate le note negative: Iveco ha perso l’1,32% e Eni ha chiuso a -0,45%.

Infine, tra le piccole capitalizzazioni, spicca il rally di Comer con un +1,51%, mentre Netweek ha subito una pesante flessione del 10,26%. Questo quadro complicato segnala un mercato attento e reattivo, in attesa di ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.

La giornata di Piazza Affari offre quindi uno spaccato delle tensioni e delle opportunità che caratterizzano il mercato azionario italiano, che si prepara a fronteggiare sfide future.

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