L’obiettivo ambizioso è quello di raggiungere 300 mila persone entro il 2025 attraverso servizi di telemedicina. La rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha aumentato gli impegni e i tecnici dell’Agenas stanno preparando il collaudo della piattaforma nazionale, che si prevede partirà a gennaio, anche se l’effettiva operatività è stimata per giugno. Questi sono i prossimi passi per l’avvio di una delle riforme più attese nel settore sanitario, anche con l’obiettivo di integrare e rafforzare la medicina territoriale.
Agenas, l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, vuole dettare le regole dell’interoperabilità entro il 2024-2025 e facilitare tutti i medici fornendo loro una postazione per le visite virtuali già a partire dal prossimo anno. Inoltre, è prevista una gara d’appalto di circa 200 milioni di euro per l’acquisto dei dispositivi necessari. I vari centri saranno collegati tra loro tramite centrali operative territoriali e verrà avviato un percorso di informazione e formazione sui nuovi modelli di cura.
La piattaforma di telemedicina è stata progettata con l’obiettivo di favorire l’implementazione uniforme dei percorsi di telemedicina su tutto il territorio nazionale, facilitando l’integrazione con le cure territoriali. Questo permetterà di colmare le disparità territoriali e offrirà una maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali, migliorando la qualità clinica e l’accessibilità ai servizi sanitari per i pazienti.
Grazie alla telemedicina, sarà possibile effettuare servizi come l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e la spirometria a distanza. Sebbene l’Italia non sia all’avanguardia rispetto ad altri paesi europei, la telemedicina è ormai una realtà in metà delle farmacie italiane. Secondo un’indagine di Federfarma, il 52% delle farmacie italiane offre il servizio di elettrocardiogramma, mentre il 32% è disponibile ad implementarlo. Quasi la metà delle farmacie italiane offre anche servizi di holter pressorio (50%) e cardiaco (46%). Tuttavia, la spirometria è il servizio meno diffuso tra le farmacie italiane, con solo l’8% che lo offre attualmente, ma il 56% si dichiara disponibile ad introdurlo.
Attualmente, oltre 9.000 farmacie in tutto il territorio nazionale offrono servizi di telemedicina, grazie a telerefertazioni a distanza effettuate in tempo reale e certificate da medici specialisti. Federfarma, con il supporto della propria società di servizi informatici Promofarma, ha promosso l’erogazione di prestazioni di telemedicina presso la rete delle farmacie associate. Il progetto, che nel 2016 coinvolgeva poco più di 2.000 farmacie, ha registrato un incremento progressivo delle adesioni, favorito anche dalle misure del PNRR dedicate alle farmacie rurali.