Il successo della riprogrammazione dei fondi del Pnrr: il punto di vista del ministro Urso
Il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato che il successo della riprogrammazione dei fondi del Pnrr non è stato casuale. Durante la presentazione del Secondo Rapporto Annuale dell’EsgCultureLAB, Urso ha spiegato che sin dal mese di maggio, in accordo con il ministro Fitto e sotto la guida del governo, sono state individuate le aree che necessitavano di riprogrammazione e i progetti su cui destinare le risorse riallocate.
“Abbiamo presentato dei progetti che sono stati approvati da Palazzo Chigi, dal Parlamento e dalla Commissione europea. È significativo che siano stati destinati al sistema delle imprese ben 12,4 miliardi di euro grazie a questa riprogrammazione”, ha dichiarato Urso.
Di questi, 2,8 miliardi sono stati assegnati al ministero dell’agricoltura e dell’alimentazione per le imprese agricole, al fine di realizzare impianti energetici rinnovabili per l’autoconsumo industriale. Al nostro ministero, invece, sono stati destinati quasi 10 miliardi di euro. Considerando le risorse già disponibili, ovvero oltre 19 miliardi di euro del Pnrr e quasi 8 miliardi del fondo complementare, il nostro dicastero ha a disposizione circa 27 miliardi di euro, che sono stati utilizzati secondo le tempistiche previste.
“Abbiamo già impiegato circa il 34% di questi 27 miliardi”, ha aggiunto Urso, “e siamo in testa tra i vari ministeri per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse. I nostri strumenti sono diretti, efficaci e immediati nel sostenere le imprese”. Proprio per questo motivo, sono stati assegnati quasi altri 10 miliardi al nostro ministero. Sommando queste risorse ai 27 miliardi già disponibili, si arriva a circa 37 miliardi di euro a disposizione delle imprese. Una parte di queste risorse è già stata assegnata, ma la maggior parte sarà destinata nei prossimi mesi, tra il 2024 e il 2025. Si tratta di una quantità considerevole di risorse per il sistema industriale, che è particolarmente orientato all’innovazione tecnologica.
Il ministro ha inoltre sottolineato che nella manovra economica sono previsti circa 5 miliardi di euro diretti alle imprese, a fronte di risorse ancora più consistenti destinate al sostegno del lavoro.
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