Il periodo natalizio, con le sue canzoncine, i regali stereotipati e le cene interminabili, è spesso caratterizzato da rituali consolidati nel tempo. Parliamo di stereotipi o di veri e propri rituali? Secondo il sociologo Sandro Cattacin, possiamo definirli più come “rituali” che stereotipi, poiché riflettono la natura evolutiva della società nel corso degli anni.
Il sociologo sottolinea che i rituali natalizi si sono adattati ai cambiamenti della società. La diversità culturale all’interno delle famiglie ha portato a un mix di tradizioni culinarie durante le cene festive. L’attenzione alle sensibilità individuali ha contribuito a rendere sempre più inclusivo il Natale, con l’emergere di pietanze vegane e una relativizzazione dell’aspetto materialistico a favore di valori più profondi.
Secondo Cattacin, il Natale sta assumendo un significato idealistico, diventando un’occasione per celebrare l’affetto verso le persone care. Il dono diventa un gesto simbolico che rafforza i legami familiari e sociali nel tempo. La trasformazione dello spirito natalizio riflette un’evoluzione verso l’inclusività e la valorizzazione delle relazioni.
Parallelamente, il Natale sta abbandonando gradualmente la sua connotazione religiosa, abbracciando una prospettiva più laica. La laicizzazione della festa facilita la sua adattabilità alle diverse situazioni familiari e sociali, diventando un compromesso tra le differenze individuali.
L’avvento delle tecnologie e dei social network ha introdotto nuovi modi di vivere il Natale. Tuttavia, se da un lato abbiamo una molteplicità di opzioni per gli scambi di auguri, dall’altro si evidenzia una tendenza a messaggi generici sui social. Ciò solleva la questione del valore dell’augurio in un contesto di consuetudine digitale.
Infine, la globalizzazione ha esportato l’aspetto materialista del Natale, ma secondo Cattacin, l’interessante propensione all’incontro durante questa stagione resta un elemento distintivo.
In conclusione, il Natale si evolve, trasformandosi in una festa che riflette l’eterogeneità della società contemporanea e valorizza l’affetto e le relazioni umane.
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