Le aspettative erano alte con Sergio Castellitto e Edoardo De Angelis alle redini di tre commedie di Eduardo De Filippo. Tuttavia, l’occasione d’oro è sfumata, lasciando il pubblico a chiedersi il motivo.
L’esecuzione di “Non ti Pago!” su Rai 1, con Sergio Castellitto diretto da Edoardo De Angelis, ha sollevato diverse domande. La commedia, ridotta a una serie di urla senza senso, ha perso il suo dialogo profondo tra don Ferdinando, l’avvocato Strumillo, e il sacerdote don Raffaele. La scelta di mescolare eccessi di volume, sussurri incomprensibili e bizzarrie, sembra aver smorzato il significato originale, portando gli spettatori a chiedersi: “Ma perché?”
Sergio Castellitto e Edoardo De Angelis avevano l’opportunità di creare film tradizionali o innovativi con le tre commedie di Eduardo De Filippo: “Natale in casa Cupiello”, “Sabato, domenica e lunedì” e “Non ti Pago”. Purtroppo, la scelta di restare ancorati alla tradizione, senza rischiare troppo per la prima serata su Rai 1, ha portato a una produzione che sembra più stramba e sgarrupata che innovativa. La paura di stravolgere l’originale si è intrecciata con il desiderio di distanziarsi, creando un risultato che è stato definito indigesto.
L’uso di pappagalli, ciucci, dromedari e altri elementi insoliti sembra essere la “pizza all’ananas” della produzione eduardiana. Mentre alcuni potrebbero aver apprezzato questa scelta eccentrica, molti ritengono che il duo Castellitto-De Angelis abbia mancato il bersaglio. Fortunatamente, la versione del 1964 su Raiplay, con la straordinaria Luisa Conte e l’eccezionale Ugo D’Alessio, offre un’alternativa più fedele all’originale.
Una nota positiva è la presenza dell’ultimo personaggio interpretato da Antonio Casagrande, scomparso nel 2022 a novantuno anni. Collaboratore di De Filippo negli anni Sessanta, la sua uscita di scena è stata un tributo a Eduardo, condividendo lo schermo con il figlio Maurizio, interprete del prete don Raffaele.
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