Il dibattito sul tema della genitorialità e il suo impatto sulle dinamiche lavorative è tornato al centro dell’agenda politica italiana. Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, ha espresso una visione chiara e concreta sul futuro del lavoro in Italia durante una conferenza stampa tenutasi oggi a Roma, presso la Camera dei Deputati. Le sue dichiarazioni sottolineano l’importanza di un cambio culturale che coinvolga attivamente non solo le donne, ma anche gli uomini, nella gestione della maternità e paternità, proponendo misure legislative che possano affrontare efficacemente queste esigenze.
La necessità di un cambiamento culturale
Uno degli aspetti fondamentali sollevati da Ballarè è la necessità di riflettere su come la maternità sia percepita nella nostra società. Tradizionalmente, il carico della cura dei figli è ricaduto in modo sproporzionato sulle donne, il che ha portato a una questione di genere nel mondo del lavoro. L’approccio proposto dalla Manageritalia mira a spostare l’attenzione dalla sola maternità alla genitorialità, promuovendo una visione più inclusiva e condivisa del ruolo dei genitori.
Secondo le dichiarazioni del presidente, il cambiare paradigma non solo può migliorare la qualità della vita familiare, ma è anche cruciale per lo sviluppo economico del Paese. Un maggiore coinvolgimento degli uomini nella genitorialità può portare a un ambiente di lavoro più armonioso e produttivo, dove le responsabilità familiari non siano viste come ostacoli alla carriera. Si tratta di un cambiamento culturale che deve essere sostenuto da un adeguato supporto normativo, affinchè ogni genitore possa sentirsi legittimato a coniugare esigenze familiari e professionali.
Proposte normative per la genitorialità condivisa
Durante la conferenza, Ballarè ha presentato una proposta normativa articolata in cinque punti chiave mirati a promuovere una genitorialità più condivisa. Tra le misure suggerite c’è l’istituzione di un bonus di 400 euro per coppia, integralmente detassato e finanziato dalle aziende, da utilizzare per l’acquisto di beni necessari per i neonati. Questa misura si propone di alleggerire il carico finanziario legato alla nascita e favorire la presenza di entrambi i genitori nel primo anno di vita del bambino.
Un altro punto cruciale della proposta è l’estensione del congedo di paternità, che attualmente ammonta a soli 10 giorni, portandolo a un mese intero, con copertura retributiva al 100% per i padri lavoratori. Tale misura è pensata per incentivare una maggiore partecipazione dei padri nella cura dei figli, contribuendo così a un’equa divisione delle responsabilità familiari.
È prevista anche l’introduzione di sgravi contributivi per le aziende che decidono di adottare politiche più favorevoli in termini di congedi parentali. Inoltre, si propongono agevolazioni fiscali per le assunzioni di donne, con l’obiettivo di aumentare la loro presenza nel mercato del lavoro e nelle posizioni di leadership.
Un appello al governo e al parlamento
Ballarè ha sottolineato in maniera incisiva l’importanza del sostegno del Parlamento e del Governo italiani per rendere queste proposte una realtà. L’esigenza di leggi di supporto è fondamentale affinché si possa dare effettivamente un’accelerazione culturale e comportamentale necessaria a realizzare una genitorialità inclusiva. Durante la conferenza, il presidente di Manageritalia ha parlato dell’importanza di coinvolgere anche le piccole e medie imprese nel nuovo paradigma della responsabilità parentale, auspicando un’integrazione di finanziamenti statali per stimolare un’adozione più ampia delle nuove normative.
In questo contesto, il sostegno normativo è visto come un elemento chiave per facilitare il cambiamento desiderato nel mondo del lavoro italiano. Una transizione efficace verso una genitorialità condivisa richiede un impegno coordinato di tutte le parti interessate, per costruire un futuro economico e sociale dove il lavoro e la famiglia possano coesistere in modo equilibrato.