Una recente ricerca condotta dal CREA, l’ente di ricerca italiano, ha portato alla scoperta di peperoni con proprietà superiori, rendendoli più resistenti ai parassiti e agli eventi climatici estremi. Questi risultati, pubblicati sulla rivista scientifica ‘Current Biology’, derivano da un progetto quadriennale che ha analizzato a fondo le molecole con azione antiossidante presenti nei peperoni. L’obiettivo principale è stato quello di studiare gli effetti benefici di queste molecole sulla salute umana e sulla salute delle piante, contribuendo così a sviluppare cultivar più resilienti e nutrienti.
Tre progetti internazionali nell’ambito di Horizon 2020 hanno visto il coinvolgimento attivo del CREA nella mappatura delle molecole antiossidanti nei peperoni. Questi progetti si sono focalizzati sulla creazione di materiali diversificati, utilizzando collezioni di germoplasma e linee derivate da incroci tra varietà domestiche di peperone e specie selvatiche. Il lavoro di mappatura ha avuto un obiettivo chiaro: identificare i geni responsabili delle qualità antiossidanti e della resistenza agli stress ambientali.
L’analisi ha comportato un approccio scientifico rigoroso, che ha permesso di evidenziare le potenzialità del materiale genetico presente in varietà diverse di peperoni, mirando a miglioramenti sia nella qualità nutrizionale sia nella durata della conservazione del prodotto. L’importanza di questa attività è duplice, poiché non solo mira a garantire prodotti migliori per il mercato, ma si propone anche di proteggere l’agricoltura da minacce future legate ai cambiamenti climatici e all’aumento dei parassiti.
Il Centro di Ricerca CREA Orticoltura e Florovivaismo ha realizzato un significativo passo avanti con la creazione di linee avanzate di peperoni attraverso incroci interspecifici. Questo processo ha visto la combinazione di una varietà di peperone dolce, molto apprezzata nel mercato italiano, con una varietà selvaggia piccante proveniente dal Sudamerica. Va sottolineato che tale incrocio non avviene comunemente in natura, considerando che le due specie si trovano spesso in areali di coltivazione diversi.
Utilizzando meccanismi di ricombinazione, è stato possibile identificare con successo i geni presenti nei progenitori selvatici del peperone. Questo lavoro non solo sottolinea l’importanza delle risorse genetiche per l’agricoltura, ma dimostra anche come tali germoplasmi possano fungere da serbatoio essenziale di geni per lo sviluppo di nuove varietà. Inoltre, il CREA ha radicalmente ampliato la propria capacità di analisi genomica, sviluppando oltre 10.000 marcatori genomici tramite metodi di sequenziamento moderno, che potranno facilitare ulteriormente i programmi di miglioramento genetico nei peperoni.
La scoperta di varietà di peperoni con un profilo nutrizionale migliorato e qualità antiossidanti elevate ha ripercussioni sia per il settore agricolo che per la salute pubblica. Questi peperoni non solo offrono opzioni più gustose e nutrienti per i consumatori, ma rappresentano anche un’ottima risposta alle sfide del cambiamento climatico. La resilienza alle condizioni ambientali avverse può garantire raccolti più abbondanti e di qualità, contribuendo in modo significativo alla sicurezza alimentare.
Inoltre, l’accento posto sulle proprietà antiossidanti dei peperoni ha il potenziale di sensibilizzare il pubblico sui benefici per la salute di questi ortaggi. Le sostanze antiossidanti sono riconosciute per il loro ruolo nel contrastare lo stress ossidativo nel corpo umano, contribuendo a una dieta equilibrata e sana. L’efficacia di varanti genetiche che massimizzano queste proprietà potrebbe spingere verso un rinnovato interesse per il consumo di peperoni, incoraggiando pratiche alimentari più salutari.
La ricerca continua a progredire, sottolineando l’interconnessione tra agricoltura, salute e sostenibilità, mentre il CREA si impegna a promuovere varietà di colture che rispettino l’ambiente e soddisfino le esigenze alimentari della popolazione.
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