Il governo ha presentato le nuove misure per le pensioni anticipate durante la conferenza stampa sulla legge di bilancio. Tra le principali novità, l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per l’Ape sociale per gli uomini, con requisiti diversi per le donne. La quota 104 è stata rimodulata, tenendo conto della volontà di valorizzare chi vuole rimanere a lavoro. Inoltre, è stato eliminato il vincolo che imponeva ai pensionati contributivi di andare in pensione solo se l’importo della pensione era inferiore a 1,5 volte la pensione sociale.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che l’accesso al pensionamento anticipato sarà molto più restrittivo. Scompaiono l’Ape sociale e la quota 103, mentre l’opzione donna confluisce nella flessibilità in uscita. La quota 104 è stata innalzata, ma sono stati introdotti incentivi per chi decide di rimanere a lavoro. Queste misure sono presenti nella bozza della legge di bilancio.
Il governo ha deciso di introdurre una novità per le pensioni contributive, eliminando il vincolo che imponeva di andare in pensione solo se l’importo della pensione era inferiore a 1,5 volte la pensione sociale. Questa misura riguarda coloro che hanno unicamente contributi nel sistema contributivo. Secondo il governo, questo vincolo non era corretto e è stato rimosso.
La legge di bilancio prevede anche un aumento dell’assegno dei pensionati di 1.279 euro all’anno per i redditi fino a 28.000 euro. Il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all’inflazione è stato rimodulato per il 2024, al fine di tutelare le pensioni più basse. Grazie anche alla riforma delle aliquote Irpef, i pensionati potranno beneficiare di un sostegno concreto al potere d’acquisto contro gli effetti dell’inflazione.
Le novità per le pensioni anticipate presentate durante la conferenza stampa sulla legge di bilancio prevedono un accesso più restrittivo al pensionamento anticipato. Scompaiono l’Ape sociale e la quota 103, mentre l’opzione donna confluisce nella flessibilità in uscita. La quota 104 è stata rimodulata, ma sono stati introdotti incentivi per chi decide di rimanere a lavoro. Inoltre, è stato eliminato il vincolo sulle pensioni contributive. La legge di bilancio prevede anche un aumento dell’assegno pensionistico per redditi fino a 28.000 euro.