Il governo italiano sta riscrivendo il capitolo previdenza nella manovra 2024, che presto sarà all’attenzione del Parlamento. La nuova quota, chiamata quota 104, prevede l’uscita dal mercato del lavoro a 63 anni di età e 41 di contributi, un anno in più rispetto alla quota 103. Tuttavia, saranno introdotti meccanismi di incentivazione per coloro che rimarranno al lavoro fino al raggiungimento della pensione di anzianità.
Saranno cancellati anche due strumenti, l’Ape sociale e l’Opzione donna, che erano stati creati per favorire il pensionamento di soggetti fragili. Al loro posto, verrà istituito un fondo unico per la flessibilità in uscita, che supporterà l’accompagnamento alla pensione di caregiver, disoccupati, lavoratori impegnati in lavori gravosi e disabili. Le soglie di accesso saranno differenziate, con 63 anni di età e 36 di contributi in via generale, che potrebbero scendere a 63 anni e 35 anni di contribuzione per le donne.
La Manovra 2024 prevede anche un aumento delle pensioni minime per gli over 75 anni, che dovrebbero superare i 600 euro al mese attuali. Inoltre, è previsto un aumento più contenuto per i trattamenti minimi per gli over 65.
La perequazione dei trattamenti pensionistici, che era prevista per gennaio 2024, verrà anticipata al 1 novembre 2023. Gli assegni pensionistici aumenteranno dello 0,8% per recuperare l’inflazione effettiva del 2022. Tuttavia, il conguaglio sarà erogato in base al reddito, con un recupero al 100% solo per le pensioni fino a 4 volte la minima. Al di sopra di questo tetto, il recupero sarà progressivo.
Infine, la Manovra 2024 elimina il vincolo contributivo per i lavoratori assunti dopo il 31 dicembre 1995. Questo significa che potranno accedere al pensionamento di vecchiaia senza il vincolo di raggiungere un importo minimo mensile.