Pedro Sanchez ottiene la fiducia in Parlamento
Il leader del Partito Socialista Spagnolo (Psoe), Pedro Sanchez, ha ottenuto la fiducia in Parlamento con 179 voti favorevoli e 171 contrari. Questo risultato è stato possibile grazie agli accordi raggiunti con i partiti indipendentisti catalani Junts e Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), così come con i baschi del Pnv. Anche il rappresentante unico della Coalizione delle Canarie ha votato a favore del governo progressista Psoe-Sumar.
Accordi complessi e proteste
L’accordo più complesso è stato siglato con il partito Junts, guidato dall’ex presidente catalano Carles Puigdemont. Questo ha scatenato proteste da parte del Partito Popolare (Pp) e di Vox. L’accordo prevede un disegno di legge per concedere un’amnistia alle persone coinvolte nel movimento indipendentista catalano degli ultimi 10 anni.
Pedro Sanchez, un leader che sfida le previsioni
Pedro Sanchez, noto come “Pedro El guapo” in Spagna, ha dimostrato più volte di saper scommettere contro le previsioni. Dopo essere riuscito a spodestare il popolare Mariano Rajoy nel 2018, è diventato premier e ha portato avanti un programma di sinistra con riforme del lavoro, aumento del salario minimo e sussidi alle famiglie a basso reddito. Ha anche introdotto leggi per la tutela delle donne e per la libera autodeterminazione di genere.
Dal punto di vista economico, l’economia spagnola è cresciuta più della media europea, ma la disoccupazione rimane alta. Sanchez ha promesso di formare un “governo di coalizione progressista” con un focus sul progresso sociale. Nonostante le critiche dei partiti di opposizione, Sanchez ha difeso la sua politica di riconciliazione tra i popoli della Spagna, sottolineando che l’amnistia non sarà un attacco alla Costituzione del 1978, ma una dimostrazione della sua forza e del suo valore.