Il tecnico portoghese Paulo Sousa si è espresso sulla sua posizione alla Salernitana dopo la sconfitta contro il Monza. Nonostante la situazione incerta, Sousa si è mostrato sereno e fiducioso nel lavoro svolto dal suo staff. “Da parte della dirigenza, non mi hanno detto assolutamente nulla, oggi. Sono sereno, consapevole dell’onestà del mio lavoro e dello staff”, ha dichiarato Sousa.
Nonostante l’incertezza sulla sua panchina, Sousa ha sottolineato di essere concentrato sul suo lavoro. “Sono preoccupato di quello che succede in Israele o Ucraina. Nel calcio, è una situazione normale. Io penso al mio lavoro, è normale che la dirigenza analizzi tutto pensando al futuro”, ha aggiunto il tecnico portoghese durante un’intervista a Dazn.
Sousa ha sottolineato che è normale che la dirigenza analizzi la situazione e valuti il futuro. Nonostante ciò, il tecnico portoghese si è detto tranquillo e fiducioso nel lavoro svolto. “Preoccupato? Sono preoccupato di quello che succede in Israele o Ucraina. Nel calcio, è una situazione normale. Io penso al mio lavoro, è normale che la dirigenza analizzi tutto pensando al futuro”, ha ribadito Sousa.
Nonostante l’incertezza sulla sua panchina, Sousa ha sottolineato di essere sereno. Ha espresso fiducia nel suo lavoro e in quello del suo staff. Nonostante la mancanza di comunicazioni dalla dirigenza, Sousa ha dichiarato di essere consapevole dell’onestà del suo lavoro e di quello del suo staff.
Nonostante l’incertezza sul suo futuro, Sousa ha sottolineato di essere concentrato sul presente e sul suo lavoro. Ha dichiarato che è normale che la dirigenza analizzi la situazione e valuti il futuro. Sousa ha ribadito che la sua attenzione è rivolta al suo lavoro e che è normale che la dirigenza faccia le sue valutazioni.
Sousa ha sottolineato che nel calcio è normale che ci siano situazioni di incertezza e valutazioni da parte della dirigenza. Nonostante ciò, il tecnico portoghese ha dichiarato di essere sereno e fiducioso nel suo lavoro. Ha espresso la sua preoccupazione per ciò che accade in Israele o Ucraina, sottolineando che nel calcio è normale che ci siano situazioni di incertezza.