Utilitalia, l’associazione che rappresenta le imprese di servizi pubblici locali, sta promuovendo il ‘Patto per l’Acqua’, un’iniziativa che mira a migliorare la qualità del servizio idrico in Italia. La parola d’ordine di questo patto è ‘100’, che rappresenta gli euro che si vogliono investire pro capite per raggiungere tale obiettivo.
Alessandro Russo, vicepresidente di Utilitalia con delega al Servizio idrico, ha spiegato che attualmente in Italia esistono 1300 gestioni del servizio idrico, ma solo 100 di queste sono di dimensioni industriali. L’obiettivo del Patto per l’Acqua è quindi quello di ridurre la frammentazione del settore e consolidare le gestioni in modo da avere 100 gestori di media-grande dimensione.
Per raggiungere questo obiettivo, Utilitalia ha proposto una serie di riforme. Innanzitutto, si vuole introdurre parametri di verifica gestionale per garantire un servizio idrico di qualità . Inoltre, si punta a creare un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua, in modo da utilizzare al meglio le risorse disponibili. Infine, si mira a investire 100 euro all’anno pro capite per migliorare l’infrastruttura e affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.
Secondo Russo, è necessario fare un grande salto in avanti verso un settore sempre più industriale, in grado di affrontare le sfide ambientali e garantire un servizio idrico efficiente. Il ‘Patto per l’Acqua’ rappresenta quindi un impegno concreto per migliorare la gestione del servizio idrico in Italia e garantire un futuro sostenibile per tutti.