L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) di Bologna è in lutto per la perdita del partigiano Gildo Bugni, conosciuto con il nome di battaglia ‘Arno’. Nato a L’Aquila il 2 novembre 1927, Bugni si è spento all’età di 96 anni.
Una vita di impegno civile e lotta politica
La vita di Gildo Bugni è stata un esempio di resistenza e impegno civile. Fin da giovane, si unì alla Resistenza, motivato anche dalla tragica morte del padre, torturato dai fascisti quando Gildo aveva solo 9 anni. “Nessuna vita può essere definita più resistente della sua”, afferma l’Anpi.
Bugni iniziò come staffetta e prestò servizio nella brigata della divisione Modena, raggiungendo il ruolo di vicecomandante. Durante i combattimenti per la difesa della Repubblica partigiana di Montefiorino, fu ferito. Riuscì a sfuggire all’eccidio di Cà Berna nel settembre 1944, ma venne catturato dai tedeschi il giorno successivo. Fortunatamente, grazie all’intervento di un maresciallo tedesco, evitò l’esecuzione e fu deportato in Germania. Tuttavia, riuscì a fuggire dopo un mese. Tornato a Bologna, si unì alla 1a brigata Irma Bandiera Garibaldi e partecipò alla Liberazione con il grado di sottotenente.
Una vita segnata dalle ingiustizie
Nonostante il suo coraggioso impegno nella Resistenza, Bugni subì ingiustizie nel dopoguerra. Fu licenziato dalla fabbrica in cui lavorava come operaio a causa delle sue proteste per le condizioni malsane dell’ambiente di lavoro. “Fu etichettato come ‘bolscevico, nemico del padrone, pericoloso per tutte le democrazie occidentali'”, afferma l’Anpi. Questa qualifica gli impedì di trovare un altro impiego e lo costrinse a guadagnarsi da vivere come venditore ambulante. Nonostante le difficoltà, Bugni continuò il suo impegno politico nel Partito Comunista Italiano (Pci) e svolse a lungo il ruolo di segretario provinciale per l’Anpi.
Un punto di riferimento per l’Anpi di Bologna
La scomparsa di Gildo Bugni rappresenta una grande perdita per la città di Bologna e per l’Anpi. Anna Cocchi, presidente dell’Anpi provinciale, esprime il suo dolore: “Perdo un punto di riferimento, un maestro su cui ho sempre potuto contare”. La memoria di Gildo Bugni rimarrà viva nell’Anpi e nella comunità bolognese, come simbolo di coraggio e impegno nella lotta per la libertà e la giustizia.
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