“Parolin: la posizione sulle attacchi agli ospedali e la loro inammissibilità secondo il Segretario di Stato Vaticano”

Il diritto umanitario internazionale: la protezione dei luoghi sacri durante la guerra

Il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha sottolineato l’importanza del diritto umanitario internazionale nel proteggere i luoghi sacri durante i conflitti armati. Durante un’intervista a ‘Sky TG24 Live In Genova’, Parolin ha affermato che gli ospedali sono i primi luoghi che devono essere preservati, senza alcun ostacolo per gli operatori sanitari. Ha sottolineato che la crudeltà della guerra risiede nel fatto che non tiene conto di nessuno e del diritto delle persone a ricevere cure mediche. Pertanto, è fondamentale che questi luoghi siano rispettati da tutti e non siano utilizzati per fini bellici.

Liberazione degli ostaggi: una priorità per risolvere la situazione

Parolin ha anche evidenziato l’importanza della liberazione degli ostaggi come punto chiave per risolvere la situazione attuale. Ha richiamato l’appello del Papa, ribadito in diverse occasioni dal 7 ottobre, affinché gli ostaggi vengano liberati. Tra gli ostaggi ci sono bambini, donne incinte, anziani e persone di diverse nazionalità, non solo israeliani. Secondo Parolin, la liberazione degli ostaggi potrebbe essere un passo fondamentale per sbloccare la situazione e promuovere una soluzione pacifica.

La necessità di proteggere i luoghi sacri e liberare gli ostaggi

Il cardinale Parolin ha sottolineato l’importanza di proteggere i luoghi sacri durante la guerra, in particolare gli ospedali, e ha invitato tutti a rispettare questa regola fondamentale del diritto umanitario internazionale. Ha evidenziato che la guerra non deve distruggere il diritto delle persone a ricevere cure mediche e che nessuno dovrebbe utilizzare questi luoghi per fini bellici. Inoltre, ha ribadito l’appello del Papa per la liberazione degli ostaggi, sottolineando che questa azione potrebbe essere cruciale per risolvere la situazione attuale. La liberazione degli ostaggi coinvolge persone di diverse età e nazionalità, e il loro rilascio potrebbe contribuire a promuovere una soluzione pacifica.