Il Parco dei Castelli Romani ha dato vita a un progetto di cittadinanza attiva per contrastare l’abbandono dei rifiuti nelle aree protette. Domenica 6 ottobre, la prima giornata di pulizia lungo la via dei Laghi ha coinvolto cittadini, associazioni e istituzioni, tutti impegnati nella tutela del territorio.
L’iniziativa di bonifica segna l’inizio di un percorso che mira a preservare il Parco dei Castelli Romani dal degrado. Una cinquantina di volontari, insieme alla Protezione Civile di Nemi e a varie associazioni ambientaliste, hanno contribuito a ripristinare la pulizia in una delle zone più colpite dall’abbandono dei rifiuti.
Il progetto, promosso dal commissario straordinario Ivan Boccali, ha ricevuto il supporto di Legambiente Artemisio e Fare Verde Velletri – Colli Albani. La direttrice del Parco, Emanuela Angelone, ha dato il benvenuto ai volontari e illustrato gli obiettivi del progetto, sottolineando il valore educativo dell’iniziativa.
Armati di guanti, pinze e sacchi, i partecipanti hanno raccolto plastica, vetro, cartacce e oggetti ingombranti come pneumatici. I rifiuti sono stati disposti lungo il bordo strada per il ritiro, segnando un primo importante passo verso la riqualificazione del territorio.
Il commissario Boccali ha evidenziato l’importanza dell’educazione ambientale come obiettivo centrale del progetto, che mira a coinvolgere sempre più cittadini e istituzioni. È stato anche aperto un bando per attrarre sponsor e garantire continuità all’iniziativa, intensificando il contrasto all’abbandono dei rifiuti.
Alberto Fantozzi e Fabrizio Battistini, presidenti delle associazioni coinvolte, hanno espresso soddisfazione per la partecipazione e lanciato un appello a unirsi alle prossime giornate di pulizia. “Queste iniziative non solo ripuliscono, ma aiutano a diffondere una cultura di rispetto per l’ambiente,” hanno dichiarato, invitando la comunità a contribuire attivamente.
Il Parco dei Castelli Romani, con il supporto di volontari e associazioni, continua il suo impegno per un ambiente più pulito e per una sensibilizzazione diffusa che possa durare nel tempo.
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